Renault scommette sull’alto di gamma. Ecco Rafale suv ibrido formato coupé

Pensiero laterale, cioè l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Un concetto che si sposa con l’arrivo su strada della Renault Rafale, ossia come il marchio francese punta a tornare nel segmento delle ammiraglie non con la “classica” tre volumi di rappresentanza ma con un suv coupé lungo oltre 4.70 metri abbinato ad un propulsore ibrido. Non solo una volontà di posizionamento più in alto rispetto a Austral ed Espace da cui deriva, ma con uno stile personale grazie alla mano di Gilles Vidal, ma con l’obiettivo di conquistare numeri significativi nel mondo delle flotte aziendali.

Realizzato sulla piattaforma Cmf C/D, dichiara una lunghezza di 4,71 metri, l’altezza si ferma a 1,61 metri e la larghezza è pari a 1,86 metri con una carreggiata più larga di 4 cm rispetto ad Espace e il passo è di 2,74 metri. Inedita anche la firma luminosa, con in opzione i fari matrix led. Cinque le tinte disponibili: bianco perla satinato, blu Sommit, rosso Passion, Nero Étoilé e grigio Scisto sono gli altri colori disponibili. In esclusiva per la versione E-Tech 4×4 300 cv Atelier Alpine arriverà il blu Sommit satinato.

Se gli esterni convincono per la netta differenziazione con Austral ed Espace, la plancia soffre dell’effetto fotocopia sempre più presente nei modelli Renault. Come da tradizione è presente.

Il grande schermo centrale touchcreen da 12 pollici da cui gestire il sistema d’infotainment OpenR link con app e navigazione Google. Inediti, invece i sedili anteriori dal maggior contenimento e con A illuminabile sulla versione Alpine. Addio anche alla pelle a bordo. Le novità principali arrivano dietro, dove sparisce la panca scorrevole ma debutta il bracciolo centrale dotato di prese Usb c, diversi vani e supporto per tablet. Ampio il vano di carico con una capacità a partire da 627 litri. Altra novità è il tetto in vetro opacizzante Solarbay, con tecnologia PDLC (Polymer Dispersed Liquid Cristal); tramite la pressione di un tasto può essere settato su: tetto completamente trasparente, tetto completamente opaco, tetto trasparente davanti e opaco dietro oppure viceversa. I sedili, in stile sportivo, sono realizzati in Alcantara riciclata al 61% mentre lo stesso materiale è stato scelto per rivestire la parte interna del volante della versione Esprit Alpine.

Per quanto riguarda il propulsore, ritroviamo il motore a benzina a 3 cilindri da 1.2 litri e 130 cv abbinato a due unità elettriche. Il principale di questo eroga 50 kW equivalenti a 70 cv, con una coppia che arrivai a 205 Nm. Il suo funzionamento è garantito da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh/400V, Il secondo dei due motori elettrici è di tipo HSG (High-voltage Starter Generator) da 25 kW con una coppia di 50 Nm e si occupa di avviare il motore termico e anche del cambio marce della trasmissione con innesto a denti senza frizione. Tutto questo in cooperazione con il recupero energetico che si attiva automaticamente in fase di decelerazione e frenata.

Fonte: Il Sole 24 Ore