Responsabilità sociale delle imprese del food e tutela dei riders all’evento Oxfam
La recente proposta di direttiva europea per l’introduzione di una normativa sulla due diligence obbligatoria in materia di diritti umani e ambiente per le grandi imprese operanti in Ue è una rivoluzione che servirà a ri-orientare i loro modelli di business verso una maggiore attenzione a prevenire, mitigare e risarcire potenziali impatti negativi lungo la filiera provocati dall’attività di impresa. Quale il cambiamento richiesto nella cultura e condotta imprenditoriale? Quali i benefici che ne possono derivare per tutta la collettività? Il mondo corporate è pronto ad accogliere la sfida?
Un tema complesso di cui hanno discusso a Firenze al tavolo dedicato al food durante “OXfest – Creiamo un futuro di uguaglianza” Mario Cerutti, chief institutional relations & sustainability officer, Lavazza Group; Giosuè De Salvo, portavoce campagna ”Impresa 2030. Diamoci una regolata”; Marco Frey, presidente Fondazione Global Compact Italia; Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia; Gianmarco Laviola, amministratore delegato Princes Industrie Alimentari; Luciano Pirovano, global sustainable development director food, Bolton Group; Marta Pieri, head of corporate partnership di Oxfam Italia.
Un altro focus che tocca da vicino il food riguarda i riders: «È ormai da tempo di fronte agli occhi di tutti la situazione di grande difficoltà sperimentata dai platform workers, i lavoratori delle piattaforme digitali, e del settore del food delivery, in particolare», si legge nel rapporto di Oxfam “Disuguitalia – Ridare Valore Potere e Dignità al lavoro”, dove l’associazione no profit effettua una ricostruzione dettagliata delle vicende e delle battaglie legali che hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema di un maggior riconoscimento del lavoro dei rider e sottolinea come esistano alternative che vogliono contribuire con decisione a rendere più giusto ed etico il lavoro dei rider del food delivery.
È il caso della cooperativa “ciclologistica” Robin Food” di Firenze, costituitasi a maggio 2021: un progetto nato dalla passione di sette giovani – Nadim, Duccio, Alessandro, Simone, Salvatore, Mahmad e Luca, tutti con esperienza passata di rider per i colossi del food delivery – che ambisce a espandersi, creando opportunità di lavoro dignitoso e meglio conciliabile con la vita personale, e a ispirare altri con il proprio esempio.
Fonte: Il Sole 24 Ore