Ricavi dell’industria giù per il 20esimo mese
Un passo avanti rispetto al mese precedente, con una crescita dell’1,5%; un calo nei confronti dello stesso periodo 2023, con una frenata del 2,6%. I dati Istat di novembre sul fatturato dell’industria prolungano il momento di incertezza della manifattura, che se da un lato vede segnali meno cupi di breve periodo, sul fronte del dato tendenziale va a registrare il 20esimo mese consecutivo di frenata (l’ultimo segno più è datato marzo 2023). Calo che nel 2024, tra gennaio e novembre, a questo punto si attesta al 4,2%.
In discesa a novembre su base annua anche i servizi (-0,7%), frenati in particolare da commercio all’ingrosso, riparazione di veicoli e attività immobiliari.
Nel dettaglio
Nel mese di novembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali dell’1,5% in valore e dello 0,6% in volume, registrando incrementi dell’1,5% sul mercato interno (+0,8% in volume) e dell’1,3% su quello estero (+0,3% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva una diminuzione dell’1,5% in valore e dello 0,5% in volume, con una dinamica negativa nel commercio all’ingrosso (-3,0% in valore e -3,2% in volume) e lievemente positiva negli altri servizi (+0,2% sia in valore sia in volume).
Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a novembre un aumento congiunturale per l’energia (+14,1%), per i beni strumentali (+2,6%) e per i beni intermedi (+0,8%), mentre risultano in diminuzione i beni di consumo (-0,9%).
Nel trimestre settembre-novembre 2024, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registra un aumento sia in valore (+0,4%) sia in volume (+0,1%). Nello stesso arco temporale il fatturato dei servizi registra una variazione positiva dello 0,6% sia in valore sia in volume.
Fonte: Il Sole 24 Ore