«Ricomincio da Taaac», Milanese imbruttito al test delle sale (lontano dalla pandemia)

Il primo film della serie, “Mollo tutto e apro un Chiringuito”, ha incassato in tutto 728mila euro. Nel solo 2021 (il film è uscito nelle sale il 7 dicembre) l’incasso è stato di 714mila euro, posizionando la pellicola al 13esimo posto fra quelle italiane più viste. «Occorre considerare che si parla del 2021. Che per il cinema è stato un anno molto particolare (le sale sono rimaste completamente chiuse per i primi quattro mesi dell’anno e comunque si sentiva ancora forte l’eco della pandemia da Covid, ndr). Il risultato del primo film sul personaggio del “Milanese imbruttito” è stato un successo, uno dei film con i principali incassi nel periodo pandemico», dice al Sole 24 Ore Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, commentando lo sbarco nelle sale, il 26 settembre, del nuovo film della saga: “Ricomincio da Taaac”.

Il film è una produzione Giovanni Cova per QMI in associazione con Medusa Film e Ramaya Productions, in collaborazione con Prime Video. Al centro le vicende del “Milanese imbruttito”. «Il Signor Imbruttito è un personaggio che rispecchia quelli della mia generazione, i boomers, costretti a confrontarsi con i cambiamenti. E costretti quindi ad un bagno di umiltà», ha detto all’anteprima del film a Milano l’attore che lo interpreta: Germano Lanzoni.

Dopo l’excursus in Sardegna del primo capitolo, il sequel questa volta si svolge interamente nel territorio lombardo, toccando diversi luoghi della città di Milano, in particolare il quartiere Portanuova. L’iconico “Signor Imbruttito”, manager milanese purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo interpretato dal geniale Germano Lanzoni, perde lavoro, casa e famiglia a seguito dell’acquisizione della sua azienda da parte di una multinazionale americana, la Blacksun, molto attenta all’inclusione e alla sostenibilità; per sbarcare il lunario, si ritroverà a fare il rider e altri lavori umili che da sempre ha disprezzato e dileggiato, in un divertente contrappasso dantesco.

«Con questo film – spiega Giovanni Cova di Qmi – cerchiamo di andare in scia alla grande tradizione cinematografica delle maschere comiche milanesi che in Renato Pozzetto uno dei maggiori e migliori esempi. Ma c’è anche un’altra grande tradizione alla quale guardiamo: ridere del mondo del lavoro. e qui il pensiero va inevitabilmente a Fantozzi».

Il Milanese Imbruttito dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 750mila su Instagram, più di 520mila sul canale ufficiale YouTube e 240mila su TikTok. E ora diventa anche una delle speranze cui si affida il cinema italiano che ha incassato da inizio d’anno 58,8 milioni di euro: più dei 49,5 milioni di un anno prima. In un anno che ha visto migliorati i dati dei incassi e presenze al cinema. E che con il milanese imbruttito conta di avere una freccia in più a disposizione nell’arco.

Fonte: Il Sole 24 Ore