Ridurre l’Iva sulle ostriche? Il mondo della pesca approva

Ridurre l’Iva sulle ostriche? Il mondo della pesca approva

Sui social impazzano i meme e le ironie sulle ostriche “bene non di lusso”, la realtà è invece che il mondo della pesca sostiene in maniera convinta la proposta del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida di ridurre l’Iva sulla produzione di ostriche per incentivare la riconversione degli allevamenti italiani di molluschi falcidiati dal granchio blu. Nell’ultimo biennio circa 80 impianti di allevamento hanno chiuso i battenti a causa del predatore giunto nel mediterraneo da mari più caldi e che grazie al cambiamento climatico si è ora adattato anche nel Mare Nostrum provocando danni ai produttori di vongole e cozze stimati in circa 100 milioni di euro.

L’incontro con i pescatori

Dall’incontro tra il ministro Lollobrigida e una delegazione di pescatori di Goro (Ferrara) la proposta di incentivare mediate una riduzione dell’Iva dall’attuale 22% ad almeno il 10, la produzione di ostriche.

Al di là delle ironie che subito sono fioccate la realtà è che la filiera ittica resta in grave difficoltà e la produzione di ostriche, più resistenti rispetto agli altri molluschi agli attacchi del granchio blu potrebbe davvero offrire un’alternativa.

Ne sono convinte le principali organizzazioni di cooperative di pescatori come l’associazione degli armatori della pesca, Federpesca.

Legacoop e Agci Pesca

Sono scese in campo Legacoop agroalimentare e Agci Pesca. «L’adeguamento dell’Iva sulla produzione – hanno scritto le centrali cooperative – alle aliquote di altri Stati Ue nostri concorrenti come Francia e Spagna è una richiesta che abbiamo avanzato da tempo. Questo consentirebbe di vendere a un prezzo più basso e favorirebbe una grande espressione della pesca made in Italy. La riduzione dell’Iva potrebbe offrire una chance di diversificazione ai pescatori fortemente danneggiati dal granchio blu. In questo momento ci sono migliaia di persone che sono a rischio nelle loro attività per colpa dell’invasione del granchio predatore. E’ un dovere cercare alternative. Ed è bene, quindi, che il ministro Francesco Lollobrigida abbia rilanciato la proposta di riduzione dell’Iva dal 22% al 10%».

Fonte: Il Sole 24 Ore