Rilanci e record per la Collezione Ammann da Christie’s New York
Ci sono volute un paio d’ore per aggiudicare 34 dei 36 lotti della collezione dei coniugi Ammann, storici galleristi e collezionisti, messi in asta da Christie’s la sera del 9 maggio a favore della Fondazione per le opere caritatevoli per bambini. Nonostante l’assenza di garanzie e lotti senza riserva, solo due tele sono rimaste invendute e il risultato di 317,8 milioni di dollari si pone entro la stima di 284-420 milioni (il Warhol da solo era stimato 200 milioni di $).
Warhol, Pop Art e americani
A parte il record per la “Blue Marilyn” del 1964 contesa fino a 195 milioni di dollari, la collezione presentava altri due lavori di Warhol e uno in collaborazione con Basquiat. Una grande composizione quadrata di ‘Flowers’ sempre del 1964 di oltre due metri di lato con quattro fiori bianchi su campo verde, ha centrato le stime di 15-20 milioni solo grazie alle commissioni, a 15,8 milioni di $, mentre la collaborazione ‘GE/Skull’ si è fermata a 4,6 milioni, ben oltre la stima di 2-3 milioni di $. Non ha suscitato particolari entusiasmi, invece, la tela a toni rossi ‘His Glue Sniffing Valet’ di Basquiat del 1984, che si è fermata a metà della stima a 7,3 milioni di $, mentre una tela di Sturtevant ad imitazione di Lichtenstein ‘But it is hopeless’ del 1969-70 ha superato agilmente la stima di 600-800mila $ per fermarsi a 2,2 milioni con le commissioni. Ottimo risultato complessivo per i tre lavori di Cy Twombly in catalogo, guidati da una tela del 1955 con segni a matita su campo bianco che ha raddoppiato la stima di 10-15 milioni a 21 milioni di $, mentre ‘Venere Sopra Gaeta’ del 1988 ha sfiorato i 17 milioni dalla stessa stima e, infine, una scultura concepita nel 1953 ma eseguita nel 1989 ha portato 2.7 milioni di $. In ambito minimalista, due lavori bianchi di Robert Ryman sono stati aggiudicati per 24 milioni, di cui 20 per una grande tela del 1961. È restato al palo, invece, “For Otis (Back Series)” di Brice Marden stimato 5-7 milioni, mentre ‘Le Mien’ in quattro parti del 1976 si è fermato alla stima bassa a 8,4 milioni di $.
Nuovi record e anni ‘80
Al di là dei grandi nomi dell’arte americana del dopoguerra, il catalogo presentava anche un gruppo di firme meno note o ‘ferme’ agli anni ‘80 di cui sei hanno segnato nuovi record, ad iniziare dal ‘nostro’ Francesco Clemente con ‘The Fourteen Stations, No. XI’ del 1981-82 di oltre due metri contesa fino a 1,8 milioni, da una stima di 80-120mila $, mentre il compagno della Transavanguardia Enzo Cucchi si è fermato a 300mila $ con la egualmente grande tela a toni cupi ‘Eroici Mari Rossi’ del 1981. Sempre in ambito figurativo della eclettica collezione Ammann, ha quasi decuplicato la stima Martin Disler con una tela del 1982 a 176mila $, e Mike Bidlo con una tela ad imitazione di Picasso del 1986 che ha raggiunto i 1,2 milioni da una stima di 60-80mila $! Record anche per due delle poche donne in asta, contrariamente alla tendenza attuale: la cinquantenne Ann Craven con una composizione ornitologica del 2003 passata dalla stima di 20-30mila $ a 680mila $, e Mary Heilmann con ‘The Passenger’ del 1983 che ha sfiorato il milione di dollari da una stima di 150-200mila $. Le aste continuano col catalogo misto di arte del 20-21° secolo nella settimana.
Fonte: Il Sole 24 Ore