Rimborsi chilometrici più bassi per le auto a benzina e diesel
Nel 2025 diminuisce il costo chilometrico per i veicoli a benzina e gasolio, mentre cresce quello per i plug-in ed elettrici. Questo lo scenario che risulta analizzando le tabelle Aci, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2024, che sono state elaborate dall’ente con la finalità di calcolare il valore del fringe benefit relativo ai veicoli assegnati dal datore di lavoro ai dipendenti in uso promiscuo.
Effetto carburanti, listini e ammortamento
Con riferimento ai veicoli plug-in ed elettrici, i costi aumentano rispettivamente dello 0,9% e del 2,4% per i modelli fuori produzione e dello 0,20% e dello 0,30% per quelli ancora in produzione. Le leve che hanno inciso sulle variazioni sono state i rincari dei prezzi dell’elettricità per la ricarica, mentre i carburanti sono generalmente diminuiti (nel caso dei veicoli plug-in), come pure il generale prezzo dei listini.
Al contrario, i costi chilometrici delle autovetture a benzina e gasolio, incluse le versioni ibride (mild e full), hanno registrato riduzioni che arrivano fino al 2% per le diesel fuori produzione. In questo caso hanno inciso il calo del prezzo del carburante e la riduzione del tasso di interesse utilizzato per calcolare le quote di ammortamento. Tuttavia, per i modelli in produzione, questo effetto è stato attenuato da lievi aumenti dei prezzi di listino che si sono registrati nel corso del 2024 (fino a metà novembre, periodo di osservazione). A livello complessivo, comunque, le differenze tra auto in listino e fuori listino sono di uno o due punti decimali.
Le nuove regole fiscali
In generale, le variazioni sono contenute e minori rispetto a quelle del 2024 sul 2023. Ciò che invece determinerà un significativo aumento del valore del fringe benefit in busta paga e delle relative ritenute fiscali e previdenziali è l’applicazione della nuova disciplina in vigore dal 1° gennaio di quest’anno per i veicoli con emissioni di Co2 da 61 a 160 g/km immatricolati e assegnati in uso promiscuo da tale data. In questi casi, l’aumento degli oneri fiscali e previdenziali a carico del lavoratore può tradursi in una riduzione del netto in busta paga superiore a 100 euro al mese.
In sostanza, il valore del fringe benefit per le autovetture, i motocicli e i ciclomotori di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, è pari al 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle Aci. Tale percentuale è fissata al 10% per i veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica e al 20% per i veicoli elettrici ibridi plug-in.
Fonte: Il Sole 24 Ore