Rinnovabili, sospensiva del Consiglio di Stato su decreto Aree idonee

Rinnovabili, sospensiva del Consiglio di Stato su decreto Aree idonee

Il Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare almeno fino alla conclusione del giudizio di merito al Tar un passaggio del decreto ministeriale sulle aree idonee. Lo prevede un’ordinanza emanata il 14 novembre 2024. La norma sospesa è in particolare l’art. 7, comma 2 lettera c) che dà alle Regioni la facoltà di fare salve le aree idonee di cui all’art. 20, comma 8 del Dlgs 199/2021, ma anche di non farlo se lo ritengono.

In pratica i giudici di appello hanno stabilito che le regioni non possono definire le aree idonee in senso più restrittivo rispetto a quanto stabilito in via transitoria dal citato art 20 comma 8 del Dlgs 199/21 finché la causa non è decisa nel merito. È in programma per il 5 febbraio l’udienza di merito davanti al Tar Lazio dei ricorsi pendenti, tra cui quello di Erg, cui si riferisce l’ordinanza di oggi.

Il ricorso

Il Consiglio di Stato ha accolto in via cautelare il ricorso contro il DM 21 giugno 2023 presentato dallo Studio CDRA in rappresentanza di alcuni dei maggiori operatori nazionali nel settore delle rinnovabili, tra cui Erg appunto. Se il giudizio di merito sul ricorso verrà pronunciato nel febbraio 2025 l’ordinanza odierna blocca il provvedimento regionale in discussione oggi al Consiglio regionale della Sardegna e gli altri provvedimenti analoghi che altre regioni avevano in programma di votare a breve.

Fonte: Il Sole 24 Ore