Risultati altalenanti per l’arte contemporanea da Sotheby’s

Risultati altalenanti per l’arte contemporanea da Sotheby’s

Il catalogo di 43 lotti d’arte del secondo dopoguerra e contemporanea proposto da Sotheby’s la sera del 20 novembre a New York ha portato un ricavo totale di 112,3 milioni di dollari grazie a 35 lotti venduti dei 40 rimasti dopo il ritiro di tre lotti di Richard Serra, Richard Diebenkorn (stima 3-5 milioni di $) e Ad Reinhardt. La relativamente ridotta presenza di garanzie, nove di parte terza di cui tre probabilmente necessarie per evitare l’invenduto, e due dirette della cosa d’asta, ha permesso di trovare prezzi di mercato tranne che per cinque lavori invenduti dalle stime multimilionarie. Fra questi ultimi spicca ‘Woman in Tub’ scultura Pop con nudo femminile di Jeff Koons del 1988 rimasta invenduta da una stima garantita dalla casa d’asta di 10-15 milioni di $; per la seconda volta in tre giorni, Sotheby’s si trova quindi a dover comperare il lotto invenduto e spendere una discreta parte delle commissioni guadagnate nel resto dell’asta. Rimane al palo anche la tela fotorealistica ‘Berg’ dipinta da Gerhard Richter nel 1981 e stimata 4-6 milioni di $, nonché entrambi i lavori di Jasper Johns, ‘Evian’ del 1964 stimato 6-8 milioni e ‘Figure 8’ del 1959 stimato la metà, 3-4 milioni di $.

Arte Americana in testa

Tutti e tre i lotti a superare la soglia dei 10 milioni di dollari sono rappresentativi di diverse tendenze dell’arte americana del dopoguerra. Continua il buon momento per Ed Ruscha con la svolazzante ‘Georges Flag’ del 1999, un’enorme dipinto a forma di cartellone pubblicitario che forse anche grazie al nuovo fervore patriottico dei miliardari ha superato la stima garantita di 8-12 milioni per raggiungere 13,6 milioni di dollari. L’Espressionismo astratto è rappresentato da una tarda tela di De Kooning «Untitled XXV» del 1982 che supera di poco la stima bassa garantita di 9-12 milioni per fermarsi a 10,9 milioni di $ con le commissioni.

Nuovo prezzo record per il meno noto artista eclettico Stuart Davis grazie alla grande tela ‘Contranuities’ del 1963, l’anno prima del decesso e a 50 anni dalla sua partecipazione da giovanissimo al mitico Armory Show del 1913, una composizione che fonde elementi di linguaggi Pop e cubisti dai toni accessi, che raggiunge la stima bassa di 12 milioni di $ grazie alle commissioni. Ottimi risulti per i sei lavori Pop di Roy Lichtenstein messi in vendita direttamente dagli eredi, che hanno superato le aspettative per un totale di 18,6 milioni di dollari, fra cui l’inusuale scultura ‘Sleeping Muse’ un omaggio a Brancusi conteso fino a 4,4 milioni di $ oltre il doppio della stima bassa.

Due i lavori di Basquiat in catalogo, con la doppia composizione ‘Red Kings’ del 1982 che si ferma a 7,2 milioni entro la stima di 6-8 milioni di $, e un lavoro su carta del 1981 col caratteristico teschio finito forse al garante di parte terza per 2,1 milioni da una stima di 1,8-2,5 milioni di $.

L’arte del 21mo secolo

Al di la della banana milionaria di Cattelan pagata in 6,2 milioni di dollari di criptomoneta, il catalogo proponeva altri due artisti viventi ma affermati, ciascuno con due lotti: Richard Prince con una ‘Nurse on Trial’ del 2005 che supera la stima garantita di 5-7 milioni a 6,7 milioni di $, e ‘Slingerlands’ che finisce a 1,4 milioni da una stima di 1-1,5 milioni di $, e la novantasettenne Yayoi Kusama con una zucca gialla a pois neri del 2016 aggiudicata a 2,3 milioni, e una tela con fungo del 1980 che si ferma ben sotto la stima bassa di 4 milioni a 3,4 milioni di $. Finisce forse al garante anche una composizione di Christopher Wool del 1992 a 2,4 milioni di $.

Fonte: Il Sole 24 Ore