Ritorna la Mazda 6, ora è una berlina elettrica e arriva dalla Cina

Ritorna la Mazda 6, ora è una berlina elettrica e arriva dalla Cina

Al Salone di Bruxelles che apre oggi i battenti fino al 19 gennaio debutta la Mazda 6e, secondo modello elettrico della storia della casa giapponese. È una filante berlina di taglia Large che prende il posto della Mazda6 con motori termici e arriva in Europa dopo il debutto assoluto e la commercializzazione avviata in Cina, dove è stata sviluppata ed è prodotta in joint-venture con Changan. Questa filante berlina è, quindi, l’ennesimo frutto dell’articolata strategia multisoluzione con cui la Mazda sviluppa il tema della mobilità sostenibile. E anche questa volta la casa giapponese sceglie una via nuova. Infatti, firma la sua nuova elettrica con il design della carrozzeria, la finitura, l’equipaggiamento e la messa a punto generale per sintonizzarle con i canoni della suo Dna, ma sfrutta la partnership con il brand cinese per tenere a bada i costi di sviluppo delle architetture elettriche ed elettroniche, oltre che quelli della produzione. Per la cronaca, proprio come da tempo fa per alcuni modelli a combustione destinati ai mercati asiatici. In Europa la Mazda 6e sarà commercializzata verso l’estate in due versioni, a prezzi che si ipotizza partiranno da 45.000 euro.

 

Mazda 6e, due versioni a trazione posteriore con powertrain e batterie diverse

 

La seconda Mazda elettrica della storia poggia su un’architettura multienergia che condivide con la Sl03 della Deapal, brand del gruppo Changan, poiché la sua interpretazione venduta in Cina che si chiama Ez 6 è commercializzata anche in versione ibrida plug-in. Proposta di cui, al momento, non è prevista l’integrazione nella gamma europea dell’erede della Mazda6. Il lavoro tra Mazda e Changan ha dato come risultato oltre che la piattaforma anche l’architettura elettronica e digitale della 6e che si basa su una piattaforma Qualcomm. La casa giapponese, poi, ha seguito con la divisione e-Mazda la propria strada per quanto riguarda la messa a punto del telaio per ottenere un dinamismo coerente con il proprio Dna, nonché l’articolazione della gamma con la scelta dei powertrain.

Infatti, la Mazda 6e sarà commercializzata in due versioni a trazione posteriore, generate dai diversi picchi di potenza dei loro powertrain e dalla capacità delle rispettive batterie e, quindi, offrono anche autonomie differenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore