Roma e Milano primi comuni italiani per Pil dal turismo
Il valore aggiunto di Jesolo
Considerate nel loro insieme Jesolo, Caorle, Eraclea insieme a San Michele al Tagliamento e Cavallino-Treporti raggiungono i 4,4 miliardi di valore aggiunto contro i 4,1 di Rimini e Riccione da sempre considerate le capitali delle vacanze estive. La celebre e rinomata costiera amalfitana genera invece un Pil di 832 milioni.
Le mete del Mezzogiorno sono nella parte bassa della classifica perché qui il peso delle presenze non ufficiali diventa preponderante di diversi multipli rispetto a quello delle strutture alberghiere ed extra alberghiere.
Ospitalità in seconde case
In questa classifica spicca Cortona, dove gli ospiti non ufficiali segnano una presenza massiccia, quasi quattro volte rispetto agli ufficiali. Le altre destinazioni con un rapporto di tre o due volte sono Porto Cesareo, Trapani, Cefalù, Siracusa, Noto e Gallipoli, sono tutte nel Sud. Qui l’offerta di ospitalità in seconde case e appartamenti supera di gran lunga il numero delle camere negli hotel e resort. Ne consegue che qui si registra un impatto minimo sul Pil perché le camere private non hanno bisogno di molti addetti, professionalità e imprese di servizi rispetto al classico hotel. «Il turismo ha la capacità di generare reddito e imprenditorialità nei servizi complementari» continua Preiti.
Contribuenti più ricchi
Gli analisti di Sociometrica hanno stilato una classifica con il maggiore numero di contribuenti con il reddito Irpef oltre i 55mila euro, che secondo le statistiche assicura un buon tenore di vita. Si afferma Corvara, in Val Badia con l’11,5%, seguono Segrate e Milano. Con una percentuale di poco inferiore al 10% spiccano poi Courmayeur, Forte dei Marmi, Padenghe sul Garda, Cortina d’Ampezzo, Selva di Val Gardena e Camogli. Analogamente in questi territori corre il tasso d’imprenditorialità proprio dei comuni a maggiore vocazione turistica.
Per finire Sociometrica ha anche stimato l’andamento del 2022 che vede l’avvicinarsi dei flussi ai livelli del 2019. In termini di presenze complessivamente lo studio stima per quest’anno 389,4 milioni di presenze contro i 436,7 milioni del 2019 con un gap del 10,8%. In termini di valore aggiunto generato dalle presenze turistiche nel 2022 si superano gli 89,1 miliardi di euro contro i 99,9 miliardi del 2019.
Fonte: Il Sole 24 Ore