Roma-Udinese, la protesta «invisibile» in Tv finisce sotto la lente di Agcom

La partita sotto osservazione è Roma-Udinese di domenica pomeriggio. E sotto la lente finiscono le immagini (che secondo Agcom potrebbero non essere state adeguatamente diffuse, ledendo il diritto di cronaca) della contestazione nei confronti della società ritenuta rea di aver esonerato Daniele De Rossi, bandiera giallorossa, dopo appena quattro giornate di campionato nonostante il recente rinnovo di contratto per tre stagioni.

Non una situazione facile per il club di proprietà della famiglia Friedkin, come testimoniano anche le dimissioni dell’ex ceo Lina Souloukou, cui buona parte della tifoseria imputa la responsabilità dell’uscita di De Rossi. Insulti hanno reso necessario per lei e per la sua famiglia un servizio di protezione.

Quella curva vuota e gli striscioni che secondo Agcom potrebbero essere stati resi invisibili dalle mancate inquadrature – alla stessa stregua del rientro in curva dei tifosi dopo 30 minuti dall’inizio della partita – danno così il “la” a un’istruttoria dell’Autorità, avviata d’ufficio e senza quindi attendere segnalazioni di parte, che «mira a garantire che i diritti di cronaca siano rispettati e che le immagini degli eventi di interesse pubblico siano accessibili ai media, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento dell’Autorità e delle linee guida della Lega Nazionale Professionisti Serie A valide a partire dalla stagione sportiva in corso».

Non è la prima volta che accade e la sanzione che potrebbe eventualmente colpire la Lega Serie A – la quale gestisce in esclusiva le immagini poi trasmesse da Dazn e Sky – potrebbe arrivare al massimo a 250mila euro. Intanto però dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni arriva un segnale che, dal punto di vista normativo e regolatorio, poggia sulla delibera 599/13/CONS: “Modifiche e integrazioni al regolamento per l’esercizio del diritto di cronaca audiovisiva approvato con delibera n. 405/09/CONS del 17 luglio 2009”.

Con ogni probabilità si dovrebbe arrivare a una consultazione per intervenire sul quadro regolatorio risalente al 2013. Intanto però con l’avvio dell’istruttoria «l’Agcom – riporta la nota dell’Autorità – intende verificare se ci siano state limitazioni ingiustificate all’accesso alle immagini da parte degli operatori dell’informazione».

Fonte: Il Sole 24 Ore