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Rottamazione quinquies, Gusmeroli: allo studio una rateizzazione extralarge in 120 rate spalmate in dieci anni
Rottamazione quinquies sulla rampa di partenza. Il disegno di legge ha iniziato il suo iter in commissione Finanze al Senato in sede redigente, quindi con una corsia preferenziale nell’iter parlamentare che taglia i tempi di approvazione (la commissione delibera sul testo articolo per articolo, poi in Assemblea si svolge la votazione finale). Un provvedimento da sempre cavallo di battaglia della Lega, gemello di quello presentato da Alberto Gusmeroli, deputato della Lega e presidente della Commissione Attività produttive della Camera, ospite della puntata di Parlamento 24. Il disegno di legge sulla rottamazione quinquies è stato incardinato al Senato, a firma Massimiliano Romeo e Massimo Garavaglia. Un tema di cui Gusmeroli è promotore anche in qualità di responsabile fiscale della Lega che punta su una rateizzazione extralarge.
Obiettivo: prendere tutto l’arretrato fiscale del cittadino
«Il disegno di legge cerca di superare tutte le criticità per gli arretrati di imposte, contributi e tasse degli italiani. Non può essere una colpa – spiega Gusmeroli in Parlamento24 – dichiarare le imposte non riuscire a pagarle per problemi economici o sanitari, come è stato tutto il periodo del Covid. Si propone sostanzialmente di prendere tutto l’arretrato fiscale del cittadino».
Si decade solo se non si pagano otto rate
Nel modello di rateizzazione della Lega sono previsti nuovi tempi di decadenza. «Se si manca un pagamento o si ritarda di un giorno non si decade come avveniva precedentemente, ma deve accaderti otto volte. Quindi è un’apertura, una rateizzazione extralarge in dieci anni. È quello che veramente serve per sistemare l’arretrato degli italiani».
Una rateizzazione extralarge
Nel ricordare che il valore residuo del magazzino della riscossione a fine 2024 risultava pari a circa 1.275 miliardi, che differenza c’è dalle precedenti rottamazioni? «Questa proposta – sottolinea Gusmeroli – parte proprio dalle criticità delle precedenti rottamazioni: nessun anticipo, 120 rate mensili tutte uguali, la possibilità di pagare dieci anni. Teniamo in considerazione che lo Stato si trova in una situazione assurda con 3mila miliardi di debito pubblico e 1.275 miliardi di crediti nei confronti dei cittadini. Con le rottamazioni precedenti chi partecipava alla rottamazione non riusciva a pagare le imposte o i contributi nell’anno in corso. Con questa proposta paghi il vecchio e stai aggiornato con il corrente»
Ci sono 160 milioni di cartelle emesse
C’è un recupero stimato? «Noi crediamo cifre davvero considerevoli, perché le prime due rottamazioni erano per 18 mesi, la terza e la quarta prevedevano un anticipo troppo forte con 120 rate mensili tutti uguali. Con questa rateizzazione abbiamo la possibilità veramente di aiutare 23 milioni di italiani con 160 milioni di cartelle. E lo Stato avrà le risorse per abbassare le imposte agli italiani, ovviamente nell’anno successivo».
Fonte: Il Sole 24 Ore