Ruffini: il recupero dell’evasione supera ormai «strutturalmente» i 30 miliardi

Ruffini: il recupero dell’evasione supera ormai «strutturalmente» i 30 miliardi

L’evoluzione negli ultimi nove anni compiuta dall’Agenzia delle entrate e dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, passando per lo sviluppo di nuove attività, la digitalizzazione dei processi, l’assunzione di migliaia di giovani funzionari e di numerosi dirigenti, «restituendo così il senso di anni di grande impegno di queste due fondamentali organizzazioni al servizio del Paese». È il cuore della lunga relazione (”iniziative realizzate e risultati conseguiti nel periodo giugno 2015-settembre 2018 e gennaio 2020-dicembre 2024”) inviata nel giorno del suo congedo dal direttore uscente Ernesto Maria Ruffini al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Agenzia delle entrate

Nel testo si segnala che gli obiettivi relativi al miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese sono stati incrementati e valorizzati al punto che attualmente circa l’80 per cento di essi viene erogato sui canali telematici. Secondo il bilancio di fine mandato la progressiva digitalizzazione dei flussi informativi ha consentito di orientare l’attività di controllo e accertamento in una prospettiva di potenziamento della compliance. Le sole lettere con cui i cittadini vengono avvisati di possibili anomalie connesse alle dichiarazioni nel 2023 hanno prodotto un gettito di oltre 4 miliardi, a fronte di poco più di 1 miliardo nel 2015.

La digitalizzazione di processi e procedure ha inoltre consentito di acquisire e rielaborare i dati fiscalmente rilevanti trasmessi all’Agenzia, introdurre, consolidare e ampliare l’ambito della dichiarazione precompilata, che, dopo aver interessato le persone fisiche (dipendenti e pensionati), dal 2021-2022 è stata estesa anche alle partite Iva (dichiarazione annuale, bozze dei registri e delle liquidazioni periodiche). In termini di gettito, l’interconnessione fra le varie parti dell’infrastruttura digitale realizzata negli anni (in particolare fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi) ha contribuito ad una maggiore lealtà fiscale, con una crescita costante dell’adempimento spontaneo relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia (da 414 miliardi nel 2017 a 536 miliardi nel 2023, con un incremento del 30 per cento) e una parallela diminuzione del tax gap, che nel 2021 – ultima annualità disponibile – risultava inferiore di circa il 27 per cento rispetto al 2016.

Parallelamente, l’Agenzia ha raggiunto e consolidato una maggiore capacità di recupero dell’evasione, che supera ormai “strutturalmente” di gran lunga i 20 miliardi l’anno per il solo Erario e i 30 complessivi. È stata inoltre favorita l’attrattività del sistema-Paese, con circa 15 miliardi di investimenti oggetto di interpello solo nell’ultimo triennio.

Nell fase di ripresa post pandemica, grazie al know-how tecnologico delle Entrate, sono stati gestite 21 tipologie di contributi a fondo perduto, erogati in media nell’arco di 10 giorni dalla presentazione dell’istanza. Inoltre, grazie alla semplificazione dei processi di pagamento, è stata operata una significativa riduzione nella tempistica dei rimborsi fiscali, soprattutto in materia di Iva (a oggi circa 70 giorni dalla data di presentazione dell’istanza).

Fonte: Il Sole 24 Ore