Rugby, l’Italia cambia faccia per la sfida con l’Inghilterra

Rugby, l’Italia cambia faccia per la sfida con l’Inghilterra

Un’altra domenica in campo, per gli Azzurri del rugby. Sperando che, dopo la sconfitta casalinga con la Francia, a Londra cambino il rendimento in campo, soprattutto sul piano della difesa, e anche l’atteggiamento mentale. A proposito di cambi il Ct Gonzalo Quesada non si tira indietro. Prova a mettere forze fresche e motivate in grado di reggere l’urto di un’Inghilterra sempre solidissima, che in casa ha già battuto – sia pure di un solo punto – sia la Francia che la Scozia.

Rispetto alla sfida con i transalpini, per l’Italia ci sono sette modifiche nel XV di partenza: e se il ritorno di Ioane all’ala è semplicemente dovuto al recupero post infortunio, negli altri casi hanno pesato le scelte tecniche. Cambiano due terzi della prima linea, con Riccioni pilone destro al posto di Ferrari e Nicotera tallonatore al posto di Lucchesi, Vintcent parte dal primo minuto come n. 8, rimpiazzando Lorenzo Cannone; oltre a Ioane l’altro trequarti ala è Gallagher, sostanzialmente al posto di Gesi. Capuozzo si trasforma da ala in estremo, e Allan va in panchina.

Ma la variazione più interessante riguarda la maglia n. 9, con Varney che – dopo avere assistito ai primi tre match del torneo dalla tribuna – mette la freccia e sorpassa sia Page-Relo sia Alessandro Garbisi diventando il mediano di mischia titolare. «In diversi casi abbiamo giocatori nello stesso ruolo che sono molto “vicini”, come capacità e anche alla luce di quello che dimostrano in allenamento. Di volta in volta pensiamo di mandare in campo il XV migliore per la specifica partita, e Stephen ci ha convinto per come ha lavorato e per le sue caratteristiche: calcio eccellente, velocità, buona gestione del gioco, passaggio rapido».

E non è un caso nemmeno il fatto che quattro dei nuovi innesti conoscano molto bene il rugby inglese e i suoi protagonisti: se Riccioni e Vintcent giocano tuttora rispettivamente nei Saracens e nell’Exeter, fino all’anno scorso la Premiership era frequentata anche da Gallagher, nel Bath, e dallo stesso Varney, nel Gloucester. «La “vicinanza” con il campionato inglese o l’esistenza di un legame particolare con quel Paese – spiega Quesada – hanno avuto il loro peso nelle decisioni prese».

Quasi tutti i giocatori rimpiazzati andranno comunque in panchina: tra loro i “calciatori” Allan e Page-Relo, e quindi – almeno inizialmente – il gioco al piede sarà interamente affidato a Paolo Garbisi. «D’altronde – osserva il Ct – l’anno scorso ha piazzato quasi sempre lui. Lo abbiamo visto in forma e almeno per il primo tempo anche i calci verso i pali saranno di sua competenza».

Fonte: Il Sole 24 Ore