Ruolo delle aziende nella difesa della democrazia: rischi e opportunità
Con le elezioni presidenziali negli Stati Uniti all’orizzonte le imprese globali stanno valutando le implicazioni politiche e i rischi per il loro ecosistema. Studi recenti hanno dimostrato che le democrazie, in media, promuovono una crescita economica più stabile e sostenibile rispetto alle autocrazie, smontando così l’idea coltivata da molti che vuole i regimi autoritari più capaci di stimolare lo sviluppo economico. In generale le autocrazie sono infatti molto più spesso soggette a crisi economiche rispetto alle democrazie.
La Business & Democracy Commission è un’iniziativa ambiziosa, guidata da Jericho, Ipsos e dal Chartered Institute of Public Relations (CIPR), che punta a ridisegnare il rapporto tra affari e democrazia. Il deterioramento delle istituzioni democratiche negli Stati Uniti, evidenziato dai declassamenti del rating creditizio da parte di Fitch e Moody’s, rappresenta una minaccia significativa per l’ambiente economico e per le operazioni aziendali. Le elezioni presidenziali del 2024 saranno un banco di prova cruciale per la stabilità democratica nell’era della disinformazione e del complottismo e, di conseguenza, per le imprese. In questo scenario l’intervento delle aziende diventa essenziale non solo per proteggere i loro interessi ma anche per salvaguardare quel tessuto democratico di convivenza civile e sociale su cui poggia il loro futuro. La solidità dello stato di diritto garantisce la sicurezza necessaria per il business, mentre la sua debolezza espone le aziende a instabilità e consegna alle future generazioni un mondo sempre più incerto. Il management comprende che il personale, i clienti e talvolta gli stessi azionisti desiderano che le imprese sostengano le istituzioni secondo una prospettiva etica coerente con un modello di leadership inclusiva.
Per affrontare questi rischi e per sostenere la democrazia, le aziende possono adottare un programma d’azione concreto. La maggior parte delle grandi aziende ormai si impegna a rispettare i Principi guida delle Nazioni Unite sui diritti umani. Sebbene questo movimento sia nato per affrontare condizioni di abuso nel sud del mondo, è giunto il momento di applicare questi principi anche sotto casa. Iniziative collaborative come i Voluntary Principles on Security and Human Rights combattono le violazioni dei diritti umani attraverso un approccio multi-stakeholder, promuovendo riforme elettorali che garantiscano un accesso equo e universale al voto. Sempre più imprese sospendono i contributi a movimenti che minano i processi democratici, rispondendo così alle pressioni degli azionisti e della società civile. Il “2024 Elections Toolkit” della Civic Alliance è un manuale dettagliato pensato per supportare e incentivare la partecipazione civica durante le elezioni negli Stati Uniti. Questo toolkit include risorse per la registrazione degli elettori, linee guida e suggerimenti su come promuovere una partecipazione elettorale ampia e informata. Inoltre incoraggia le aziende a partecipare a giornate civiche come il National Voter Registration Day e il Vote Early Day e a promuovere la partecipazione al voto attraverso messaggi aziendali e promemoria specifici.
Se la maggior parte delle persone è spesso esposta alle opinioni e prospettive di amici, contatti sui social e familiari che condividono la loro posizione politica, il posto di lavoro è uno dei pochi luoghi in cui interagiamo e collaboriamo con persone che rispettiamo e ammiriamo ma che hanno opinioni diverse. Discussioni di natura politica in prossimità delle elezioni si aprono anche sul posto di lavoro. Per questo la leadership aziendale sta definendo politiche per garantire che i collaboratori siano consapevoli dell’esistenza di opinioni politiche diverse tra i colleghi e comprendano che tutte le opinioni possono essere espresse rispettosamente e senza timore di discriminazioni. Il management è chiamato a dare il buon esempio, mostrando apertura verso opinioni politiche opposte, evitando di stereotipare una parte politica e intervenendo quando le conversazioni tra persone scivolano verso posizioni di disprezzo per l’altro. Le imprese possono sottolineare i benefici dell’interazione con persone che hanno opinioni diverse e formare così il personale alla “disputa felice”.
Le iniziative globali
Fonte: Il Sole 24 Ore