Saipem tra le migliori a Milano con contratto offshore in Angola da 850 mln $
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Saipem scatta a Piazza Affari sulla notizia di un nuovo contratto offshore da 850 milioni di dollari in Angola. Nel dettaglio, la società dell’oil & gas ha siglato un accordo con Azule Energy Angola, controllata da Azule Energy Holdings Limited, una joint venture societaria tra Eni e Bp. L’obiettivo è sviluppare il progetto Ndungu Field, parte dell’Agogo Integrated West Hub, situato a circa 180 km al largo della costa dello Stato africano. Le attività di Saipem riguarderanno il trasporto e l’installazione di circa 60 km di condotte rigide e di strutture sottomarine a una profondità di circa 1.100 metri, oltre alla posa di condotte, connettori flessibili e di 17 km di cavi ombelicali.
Le attività di fabbricazione saranno eseguite nel cantiere Saipem di Ambriz, in Angola. Per la campagna di installazione offshore l’azienda prevede di impiegare il proprio mezzo navale Fds. «L’aggiudicazione di questo progetto consolida ulteriormente il posizionamento di Saipem in Angola, sia in acque profonde che in acque a basso fondale, attraverso la fornitura di soluzioni innovative ed efficienti per ridurre i tempi di installazione», si legge nel comunicato di Saipem. «La notizia è positiva», secondo Intermonte, e «conferma il forte order momentum della società nel segmento Offshore».
Il contratto, aggiungono gli analisti di Equita, «rappresenterà l’11% della raccolta ordini stimata per il 2024 per l`Engineering & Construction offshore (divisione Asset Based Services), ovvero il 7% della raccolta complessiva del gruppo per l’anno». Già nella call di commento ai risultati del trimestre l’azienda «aveva segnalato una forte campagna di acquisizione ordini con 2 importanti progetti in Africa occidentale», spiegano gli esperti. «Il secondo contratto ancora da annunciare potrebbe essere – affermano – quello di Kaminho di TotalEnergies in Angola, che potrebbe valere fino a 6 miliardi di dollari». Per il broker, la raccolta ordini Year to date potrebbe essere «di poco inferiore ai 3 miliardi rispetto alle nostre stime per il 2024 di 11,6 miliardi». Il progetto potrebbe infatti «avere una marginalità a doppia cifra percentuale in linea con la media della divisione Asset Based Services (10%)».
Fonte: Il Sole 24 Ore