Salesforce cambia passo, con Einstein CoPilot porta l’intelligenza artificiale generativa nei dati delle aziende
Cambio di passo ma anche di strategia. Al Moscone Center di San Francisco Marc Benioff numero uno dell’azienda numero uno al mondo nel Crm ha aperto la 23esima edizione di Dreamforce con l’ambizione di trasformarlo nel più grande evento dedicato all’intelligenza artificiale del mondo. «L’Ai è una rivoluzione più ampia di quello che ci aspettiamo – ha dichiarato -. Ha un impatto su quello che siamo, al modo in cui agiamo e ci riporta ai nostri valori». L’ad di Salesforce che ricordiamo non ha firmato l’apocalittico appello del Center for Ai, secondo cui l’umanità sarebbe a rischio di estinzione a causa dell’Intelligenza artificiale ha lanciato messaggi positivi senza nascondere che serve oggi più che mai fiducia tra Ceo e Big Tech. Il messaggio è chiaro: chi prima risolverà gli errori, le allucinazioni e le preoccupazioni sul fronte della privacy e della sicurezza dei dati che oggi suscita l’Ai prima cambierà il modo in cui le aziende lavoro. «La rivoluzione dell’Ai – hanno ribadito Benioff e i suoi manager – è una rivoluzione della fiducia. I tuoi dati non sono il nostro prodotto».
Cosa è Dreamforce?
All’evento sono arrivate più di 40mila persone in presenza ma è stata la parata di attori, star di Hollywood ed esperti di Ai è senza precedenti. Sono attesi in questi tre giorni di evento l’attore Matthew McConaughey che con una sua società è anche Salesforce brand partner, il regista Spike Lee, l’attrice Viola Davis e l’ex frontman dei Black Eyed Peas diventato imprenditore Will.i.am. All’evento parteciperanno anche il sindaco London Breed , Rainn Wilson, l’attore noto per il suo ruolo di Dwight Schrute nella serie The Office della NBC, e Jane Goodall. E insieme a loro 100 ricercatori, innovatori, esperti di etica e leader di pensiero nel campo dell’intelligenza artificiale. Presente anche Sam Altman il papà di ChatGpt
Il chabot entra nel Crm
Salesforce che è la terza più grande azienda di software del mondo non ha inventato chatbot popolari come ChatGpt di OpenAi ma l’intelligenza artificiale la conosce da tempo. Nel 2014 lancia Einstein e diventa la piattaforma numero uno nell’Intelligenza artificiale (Ai) applicata al Crm (customer relationship management) il software che aiuta le aziende ad analizzare e trasformare in business i dati che hanno dei loro clienti. Oggi genera mille miliardi di previsioni per i clienti: suggerisce per esempio agli agenti incaricati delle vendite quale affare ha più probabilità di andare in porto. A marzo integra la tecnologia Gpt, Einstein impara così a parlare può cioè generare contenuti, per esempio email personalizzate che aiutano gli agenti a proporre affari oppure a risolvere un problema. Sei mesi dopo l’Ai generativa appare ancora più integrata nel loro cloud diventando piattaforma.
Una nuova generazione di Einstein personalizzabile per le aziende
La novità lanciata dal Dreamforce è l’introduzione di nuova generazione di Einstein che ha l’abilità di conversare di ChatGpt ma si applica a ogni applicazione del Crm del cloud di Saleforce. Si tratta di strumenti di tecnologia AI che possono essere personalizzati direttamente all’interno del flusso di lavoro per ogni applicazione aziendale. Il prodotto si chiamano Einsten Copilot Builder e Einstein Copilot e permette ai clienti di interrogare i propri dati proprietari che sono stati affidati al cloud di Salesforce. Dal marketing a Tableau, fino a Slack, come fatto per esempio da Google e Microsoft anche per l’azienda di San Francisco la priorietà è portare il chatbot dentro tutti i suoi prodotti. Questo agente intelligente può essere personalizzato con specifici suggerimenti, competenze e modelli IA per chiudere accordi di vendita più velocemente, ottimizzare il servizio clienti, creare automaticamente siti web in base alla cronologia di navigazione personalizzata o trasformare i suggerimenti in linguaggio naturale in codice, tra le centinaia di altre attività aziendali. Einstein Copilot Studio fornirà anche la configurabilità per rendere Einstein Copilot disponibile per l’uso su altri canali orientati ai consumatori come i siti web per alimentare chat in tempo reale, Slack, WhatsApp o SMS.
La questione sicurezza e privacy i nodi da sciogliere
Quando è affidabile l’Ai generativa? E’ questo uno delle domande più spinose che potete ai chatbot alla luce degli errori e delle allucinazioni di cui sono vittime tutti i modelli di linguaggio di grandi dimensione come ChatGpt, Palm e Lamda. Si aggiungono le preoccupazione per la privacy dei dati. La promessa e l’annuncio di Salesforce è appunto grazie a Einstein Trust Layer di proteggere i dati sensibili e quindi allenare solo il proprio chatbot. E’ quest’ultimo il passaggio più delicato e più importante.
Fonte: Il Sole 24 Ore