Salone del Mobile 2025 già «sold out. Bob Wilson apre la 63esima edizione
Più forte della crisi e del velo di incertezza che offusca la visione delle imprese sull’andamento del mercato per i prossimi mesi, il Salone del Mobile di Milano si conferma un appuntamento business e culturale da cui le aziende produttrici, i rivenditori, gli architetti, i designer – in un parola tutti gli operatori della comunità internazionale del design – non possono prescindere. A maggior ragione in un momento in cui la domanda globale rallenta e differenziare i mercati di sbocco diventa fondamentale.
Euroluce presenta l’International Lighting Forum
Lo testimonia il fatto che la prossima edizione del Salone (dall’8 al 13 aprile 2025) è già «sold out», come annunciato ieri dalla presidente Maria Porro, con lunghe liste di attesa, soprattutto per la biennale di Euroluce, che per la seconda volta si presenterà con un layout rinnovato e alcune importanti novità, tra cui l’International Lighting Forum in programma il 10 e 11 aprile, che si inserisce proprio nel percorso evolutivo della manifestazione, con l’obiettivo di creare una piattaforma contemporanea culturale e formativa a completamento dell’offerta commerciale.
Piattaforma commerciale e culturale
La capacità del Salone non solo di essere una vetrina fondamentale per la filiera industriale che ne rappresenta l’anima, ma anche di veicolare la cultura del progetto e di dettare le tendenze stilistiche a livello globale è stata del resto la chiave del suo successo ed è su questa doppia anima, commerciale e culturale, che gli organizzatori della fiera hanno puntato con decisione soprattutto dopo la pandemia. L’edizione 2025 segnerà un ulteriore passo avanti in questa direzione: oltre al Lighting Forum, sono stati annunciati quattro grandi progetti «site-specific» affidati ad altrettanti grandi interpreti del contemporaneo, che confermeranno e rafforzeranno il legame imprescindibile tra il Salone e la città di Milano.
Il primo progetto porta la firma di Robert Wilson e si intitola «The Mother»: un omaggio alla Pietà Rondanini di Michelangelo, ospitata al Castello Sforzesco, che l’artista americano interpreterà attraverso l’uso della luce, in un dialogo drammaturgico con «Stabat Mater», composizione del musicista estone Arvo Pärt. L’installazione, promossa in collaborazione con il Comune di Milano è un omaggio alla città e sarà un ponte con la Milano Art Week, che precede la Settimana del Design, e con la fiera Miart, come ha ricordato l’assessore alla cultura dal Comune di Milano, Tommaso Sacchi. E sempre Bob Wilson sarà il curatore di «The Night Before», lo spettacolo messo in scena alla Scala per la serata inaugurale della 63ª edizione, con l’Orchestra del Teatro diretta da Michele Spotti.
«Abbiamo sempre pensato al Salone come strumento fondamentale per offrire opportunità di crescita e sviluppo per il nostro settore, creare dialoghi interculturali, avvicinare discipline, illuminare Milano», ha detto Maria Porro. «L’immaginazione ha sempre guidato il cambiamento ed è per questo che, anche quest’anno, il Salone ha deciso di reinvestire i risultati di un’edizione 2024 da record su un programma culturale di primissimo piano». Porro ha annunciato anche la pubblicazione di «Universo Satellite», omaggio ai 25 anni del SaloneSatellite, l’hub under 35 della Manifestazione: «un immenso lavoro documentale, il punto di partenza per immaginare un futuro in cui il dialogo intergenerazionale tra giovani talenti e imprese diventi la chiave di volta per traguardare sfide sempre più alte in termini di creatività e innovazione. Le stesse sfide raccolte dagli espositori del Salone 2025, che ci permettono di poter confermare già da ora che, nonostante la complessità del contesto globale, quella di aprile sarà un’edizione sold out, grazie all’impegno del Salone nella costante ricerca e selezione di nuove aziende in Italia, nel mondo e di nuove opportunità di relazioni con mercati consolidati ed emergenti. Un impegno che nel 2024 ha visto crescere al 65,3% la percentuale di operatori esteri in visita alla manifestazione».
Fonte: Il Sole 24 Ore