Salone di Parigi, ecco Renault Emblème: la concept car che prefigura l’auto sostenibile in tutto il ciclo di vita

Filante shooting brake destinata, a quanto pare, a rimanere una concept car a pieno titolo, l’Emblème è l’ambasciatrice della Renaulutionaria. Ovvero, la strategia di decarbonizzazione della Renault, e dei marchi del suo gruppo, che il brand sviluppa assieme ad Ampere e ai rispettivi partner e che poggia su abbinamenti intelligenti e fattibili. Quindi, utilizzando materiali riciclati di origine naturale o con carbon footprint ridotta, adottando processi produttivi basati su energie rinnovabili e razionalizzati per diurre ai minimi sindacali le emissioni di CO2, considerando la seconda vita e la circolarità, utilizzando tecnologie e powertrain inediti nonché nuovi canoni stilistici. Insomma, l’obiettivo che si prefigge Renault con Emblème è quello di arrivare a emettere il 90% in meno di gas a effetto serra (CO2 equivalente o CO2e) rispetto alle auto equivalenti prodotte ai nostri giorni, ossia solo 5 tonnellate di CO2e “dalla culla alla tomba” .

Renault Emblème, il design è al servizio dell’efficienza

La Emblème è una shooting-brake con una linea elegante e sportiva di forte personalità, attentamente definita a livello aerodinamico. Infatti, il design sostiene l’efficienza non solo con la sinuosa silhouette ma anche, per esempio, sostituendo i classici retrovisori con due telecamere inserite nei passaruota anteriori, nascondendo i tergicristalli sotto al coperchio del cofano e inserendo le maniglie delle porte nelle superfici concave e convesse delle fiancate. Inoltre, piazza sopra al cofano due deflettori che ottimizzano l’andamento dei flussi d’aria verso il parabrezza, prese d’aria nello scudo paraurti che indirizzano la mandata dietro i cerchi ruota pieni che convogliano l’aria su tutta la lunghezza delle fiancate. Alla definizione aerodinamica ha contribuito anche il team Bwt Alpine F1, in particolare sviluppando un vero fondo piatto che incorpora un diffusore attivo che può inclinarsi verso il basso e all’indietro per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica. Alla fine, il risultato si traduce in un Cx di 0,25, davvero di spicco. L’eco-design portato alla ribalta della Emblème non solo veste razionalmente un’auto lunga 4,80 metri e alta 1,52 metri assieme al passo di 2,90 metri e al layout della piattaforma AmpR Medium (sintesi di quelle delle Scénic e Mégane E-Tech e della Alpine 390 che sfila con l’Emblème al salone di Parigi) definisce un interno spazioso. Infine, il design considera anche la caccia al grammo con l’attento impiego di materiali e ottimizzando le componenti per attestare il peso dell’Emblème a 1.750 kg, batterie comprese, e avvantaggiare l’efficienza.

Renault Emblème, tanta strada in poco tempo con il powertrain bi-energy

Il powertrain elettrico dell’Emblème a rotore avvolto privo di terre rare con 217 cavalli è sistemato posteriormente ed è bi-energy, parafrasando il concetto bi-fuel delle auto con motori Ice. Infatti, è alimentata sia da una batteria da 40 kW al nichel manganese cobalto che promette una percorrenza di un centinaio di chilometri prevalentemente adatta all’uso urbano quotidiano, ma compatta e leggera nonché meno costosa di quelle per lunghe percorrenze, sia da un sistema fuel-cell da 30 kW adatto ai lungi viaggi, alimentato con idrogeno contenuto in un serbatoio da 2,8 kg per un’autonoma di 350 chilometri. La rapidità con cui ci si può rifornire di idrogeno secondo la Renault permette all’Emblème di percorrere un migliaio di chilometri in un tempo equivalente a quello necessario a un’auto con motore termico.

Fonte: Il Sole 24 Ore