Salute del cuore e motori alleati: a Firenze screening gratuiti nel salone auto

Salute del cuore e motori alleati: a Firenze screening gratuiti nel salone auto

La prevenzione e la passione per i motori si alleano in nome della salute del cuore. La campagna di prevenzione promossa dall’Istituto nazionale per le ricerche cardiovascolari (Inrc) si arricchisce di una declinazione originale: sarà possibile effettuare uno screening completo al cuore con i migliori professionisti del settore, in apposite postazioni riservate alla misurazione della pressione e all’elettrocardiogramma all’interno del salone automobilistico International Motors di Firenze, concessionario del marchio Jaguar.

L’iniziativa «Cuore di Giaguaro»

Per sensibilizzare i cittadini ai controlli cardiovascolari periodici, il salone automobilistico International Motors di Firenze, concessionario del marchio Jaguar, ha deciso di aprire i propri spazi alle visite: sabato 7 e domenica 8 maggio sarà possibile effettuare gratuitamente uno screening completo al cuore con i professionisti del settore, in aree dedicate del concessionario. L’iniziativa, chiamata «Cuore di giaguaro», è realizzata in collaborazione con Inrc e con l’equipe del professor Francesco Fedele dell’Università La Sapienza di Roma, e vuol essere un aiuto anche per chi ha dovuto rimandare visite e controlli periodici a causa della pandemia.

Dopo la pandemia rischio liste d’attesa più lunghe

L’iniziativa è una risposta al rischio di rinviare troppo i controlli della salute. Le liste d’attesa, già tallone di Achille del Sistema sanitario nazionale in tempi ordinari, durante l’emergenza hanno rappresentato la principale criticità per i cittadini, in particolare per i più fragili, che di fatto non sono riusciti più ad accedere alle prestazioni. Secondo il «Rapporto civico sulla salute. I diritti dei cittadini e il federalismo in sanità», presentato nei giorni scorsi da Cittadinanzattiva i lunghi tempi di attesa (che rappresentano il 71,2% delle segnalazioni di difficoltà di accesso al Ssn) sono riferiti nel 53,1% di casi agli interventi chirurgici e agli esami diagnostici, nel 51% alle visite di controllo e nel 46,9% alle prime visite specialistiche.

Fonte: Il Sole 24 Ore