Salutismo, risparmio e sostenibilità guideranno gli acquisti degli italiani: il ruolo del packaging

Salutismo, risparmio e sostenibilità guideranno gli acquisti degli italiani: il ruolo del packaging

Le azioni di “sostenibilità quotidiana” praticate dagli italiani mettono ai primi posti gli stili alimentari green (38%) e gli acquisti food sono uno degli aspetti a cui si presta maggiore (79%). La riduzione degli sprechi alimentari, la preferenza per prodotti locali, con packaging sostenibili o sfusi sono solo alcune delle scelte alimentari praticate con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte. Secondo l’edizione 2025 dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma presentato a Marca a Bologna, salutismo, risparmio e sostenibilità sono i 3 driver di acquisto che secondo le insegne si rafforzeranno maggiormente nel 2025.

«I retailer considerano importante quando non fondamentale offrire prodotti a marca del distributore con caratteristiche healthy e green – scrive Nomisma – tanto come risposta ai bisogni dei consumatori quanto come scelta affine ai valori dell’insegna, seppure nella consapevolezza di una spiccata e sempre più diffusa ricerca di risparmio e convenienza tra i consumatori».

Dato il ruolo sempre più centrale dei prodotti legati alla sfera del benessere e della sostenibilità, l’Osservatorio Packaging di Nomisma si è interrogato su quali siano le caratteristiche distintive di questi prodotti. Per gli italiani, un prodotto alimentare è salutare quando poco processato (46%), senza additivi, coloranti (34%), senza zuccheri aggiunti (34%), con pochi o senza grassi (32%). Nella definizione di un prodotto salutare rilevanti anche gli aspetti di origine delle materie prima e della filiera. Per essere, invece, riconosciuto come sostenibile un prodotto alimentare deve invece avere un packaging sostenibile (46%), essere locale o a km0 (43%) e realizzato con ridotte emissioni di CO2 (42%).

Il packaging rappresenta secondo Nomisma «un elemento sentinella», l’aspetto che «più di altri incide sulla percezione del consumatore di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile». Per i responsabili di acquisto food un packaging è sostenibile quando completamente riciclabile (51%), senza overpackaging (43%), con materie prime derivanti da fonti rinnovabili (40%) o realizzato con ridotte emissioni di CO2 (35%).

L’Osservatorio Nomisma mette inoltre in luce come la ricerca di confezioni a ridotto impatto ambientale diventi ancora più marcata nei prodotti healthy: «il 73% dei consumatori ritiene importante o fondamentale avere un packaging ad elevato profilo di sostenibilità quando acquista prodotti salutari. Percentuale che sale al 76% quando si tratta di cibo sostenibile».

Fonte: Il Sole 24 Ore