Sanità, stop alle tariffe: è caos sulle nuove cure gratis del Ssn che ora tornano in bilico

Sanità, stop alle tariffe: è caos sulle nuove cure gratis del Ssn che ora tornano in bilico

Non c’è pace per i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) attesi dagli italiani di rinvio in rinvio da ben otto anni. Dal 30 dicembre ufficialmente nuove cure sono disponibili per i cittadini a carico del Servizio sanitario e quindi gratuite o dietro il pagamento di un ticket: dalla Procreazione medicalmente assistita a nuove terapie oncologiche. Ma dopo tanta attesa le nuove prestazioni del Ssn tornano in bilico perché il Tar del Lazio nello stesso giorno ha deciso di sospendere il decreto che oltre ad aggiungere i nuovi Lea aggiorna anche 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale (in pratica visite ed esami) e della protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore.

Il Tar del Lazio sospende il decreto con il nuovo tariffario

Questo nuovo colpo di scena che getta nel caos – le piattaforme delle Asl già usano i nuovi codici – una partita su cui il ministero della Salute lavora da circa due anni e che ha sollevato nelle ultime settimane le proteste di laboratori e strutture private che lavorano con il Ssn che denunciano di fatto un taglio dei rimborsi «fino al 70%, sia per gli ospedali pubblici sia per i centri privati accreditati», avvertono in una nota FederAnisap, Uap e Aiop. Il Tar del Lazio ha infatti deciso di accogliere l’istanza cautelare presentata dalle associazioni di categoria – che ieri hanno parlato di «grande vittoria» – sospendendo così il decreto di Salute e Mef del 26 novembre scorso – sulla Gazzetta del 27 dicembre – per la parte relativa alle nuove tariffe di esami e visite ambulatoriali (non dunque sulla protesica).

Le ragioni del Tar e il tentativo di salvataggio delle nuove cure

Il Tribunale ha accolto la richiesta delle associazioni dal momento che il nuovo decreto «è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza». Il 28 gennaio è stata fissata la trattazione collegiale per la camera di consiglio. Ma il ministero della Salute che aveva già dovuto digerire due rinvii su pressing delle Regioni- i Lea e le nuove tariffe erano attese già il 1 gennaio 2024, poi slittate ad aprile e infine al 30 dicembre – non vuole mollare e in queste ore sta lavorando a un ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato che già oggi potrebbe “salvare” il nomenclatore e le nuove prestazioni in attesa della decisione nel merito del 28 gennaio, a valle del quale il ministero potrebbe poi intervenire chirurgicamente suo decreto. Anche perché sarebbero già 300-400mila le ricette emesse ieri attraverso Sogei con i codici previsti nel nuovo tariffario.

Quali sono le nuove cure gratuite attese da otto anni

Resta il fatto che la decisione del Tar del Lazio potrebbe posticipare ancora una volta l’entrata in vigore dei nuovi Livelli essenziali che attendono di partire dal 2017. Si tratta di un pacchetto di nuove cure per le quali sono state stanziati oltre 500 milioni: si va dalla Procreazione assistita a nuovi ausili e protesi (come apparecchi acustici digitali e attrezzature domotiche), dai nuovi screening neonatali alla diagnosi e il monitoraggio di celiachia, endometriosi e diverse malattie rare. Ci sono poi tecnologie diagnostiche innovative come la tomografia ottica computerizzata per individuare gravi malattie oculari quali retinopatia, glaucoma e maculopatia che si sono diffuse molto con l’invecchiamento della popolazione o le videocapsule (l’enteroscopia con microcamera ingeribile) per scoprire patologie intestinali. Per i tumori previste anche la radioterapia stereotassica, l’adroterapia (per alcuni tipi di tumore non operabili) o la radioterapia con braccio robotico.

Fonte: Il Sole 24 Ore