Sardegna, Grillo attacca Todde sulla legge per le rinnovabili. M5S con la governatrice

Il vento della Sardegna soffia sul Movimento 5 stelle. O meglio, il Disegno di legge regionale con cui si individuano le aree idonee per l’installazione degli impianti (nell’isola) per la produzione di energia da fonti rinnovabili è al centro della nuova contrapposizione. A puntare la prua contro la presidente della Regione Alessandra Todde, che ha voluto la norma con cui si piazzano una serie di paletti ai futuri progetti finalizzati alla realizzazione di impianti per le rinnovabili, è il fondatore dei 5 Stelle Beppe Grillo.

I 4 mori con la maschera antigas

Un messaggio ironico, lanciato con un post (pubblicato il 7 ottobre sul sito beppegrillo.it) dal titolo “Chiudere i ventilatori che c’è vento” accompagnato da un disegno in cui si riproduce la bandiera dei 4 mori con altrettante facce che indossano la maschera antigas.

«Finalmente un po’ di verità su questo ambientalismo da strapazzo: e basta con il vento, il sole, il fotovoltaico! Ci vuole il carbone! Abbiamo capito finalmente che ci vuole il carbone anche un po’ zolforato come quello di Sulcis – scrive Grillo -. Dobbiamo fare una grande rivoluzione in Sardegna!Innanzitutto proibire i pattini a remi, solo a motore, e i braccioli per i bambini solo col motorino! Proibire le barche a vela, basta con ‘sto vento! Bombole di gas, gpl o metano per friggere, altro che elettrico, basta!». Grillo poi prosegue: «Bisogna proibire il trekking, camminare solo a piedi, rovinano i sentieri con quegli scarponi! E poi proibire le biciclette, il ciclista non fa aumentare il PIl, sta bene di salute e si ammala meno, perchè sono questi i veri responsabili, avete capito?». Non solo. Il post prosegue : «Vento, sole, mare, sono tutte invenzioni dei movimenti ambientalisti fasulli, non c’è nessun effetto serra! Non spegnete più i motori a gasolio, vedrete che il gasolio andrà giù di prezzo se ne consumiamo di più; fatemi la cortesia, teneteli accesi di notte, tutti i motori, è una meraviglia. Ed infine dobbiamo proibire le fonti d’acqua, usare solo acqua in bottiglia, che viene prodotta con l’energia del carbone! Non perdetevelo questo momento! Facciamo una rivoluzione straordinaria in Sardegna!».

Fronte compatto con la Todde

In Sardegna, intanto, il fronte del Movimento 5 stelle (oltre che la coalizione di centrosinistra) è compatto con la presidente Alessandra Todde. Dal Consiglio regionale ai rappresentanti delle altre istituzioni. E proprio nell’assemblea legislativa regionale si lavora per far sì che il disegno di legge che individua le aree idonee, quelle non idonee e le vincolate, sia approvato entro fine mese. Una marcia forzata per far sì che sia licenziata prima della proposta di legge di iniziativa popolare e sostenuta da 210 mila firme (e benedetta dal centrodestra) che impone una stretta sulle aree da utilizzare per le rinnovabili. All’orizzonte poi il pronunciamento della Corte costituzionale in merito alla legge numero 5 che, per il momento e sino all’approvazione della legge sulle aree idonee, blocca qualsiasi progetto che non sia stato cantierato.

Transizione senza consumo di suolo

Sullo sfondo, oltre alle dichiarazioni della presidente della Regione che sottolinea il concetto «La transizione ecologica si deve fare e si farà, come abbiamo già detto più volte. Ma senza calpestare ambiente, paesaggio e territorio. Ed evitando che venga consumato ulteriore suolo. Per i sardi e la Sardegna, l’ambiente e il paesaggio sono beni primari e identitari» c’è anche la costituente dei 5 Stelle. Proprio i giorni scorsi, infatti, la presidente della Regione ha sottoscritto con altri 4 esponenti dei 5S il Manifesto sul futuro del movimento.

Fonte: Il Sole 24 Ore