Saudi Aramco cede azioni per 12 miliardi di dollari

Nuova cessione di azioni per Saudi Aramco, dopo la mega-quotazione del 2019. L’Arabia Saudita ha infatti annunciato di voler vendere 1,545 miliardi di azioni per un valore stimato fino a 12 miliardi di dollari. In un comunicato, Aramco ha annunciato che la fascia di prezzo prevista sarà compresa tra 26,70 e 29 riyal (da 7 a 7,70 dollari). Le azioni saranno offerte a investitori locali ma anche stranieri. La vendita sulla Borsa saudita, che rappresenta circa lo 0,64% delle azioni emesse dalla società, inizierà domenica 2 giugno ha affermato Aramco, per gli investitori istituzionali e lunedì per quelli retail,

Si tratta della seconda quotazione dell’azienda dopo l’offerta pubblica iniziale del dicembre 2019 che aveva raccolto 25,6 miliardi di dollari, la più grande quotazione della storia.

Citato dal Financial Times, il ceo Amin H. Nasser ha spiegato che i tempi della vendita sono stati decisi dal governo, ma ha aggiunto che si tratta comunque di un’opportunità per ampliare la base di investitori internazionali. La decisione finale sui dettagli, sempre secondo il quotidiano britannico, dovrebbe essere presa dal principe ereditario Mohammed bin Salman e il principale beneficiario della vendita dovrebbe essere il fondo sovrano del Regno, il Public Investiment Fund,.

L’offerta rientra in un piano pluriennale per cedere quote del gigante petrolifero, con l’obiettivo di ridurre la propria dipendenza dal petrolio. Il 7 maggio Saudi Aramco aveva comunicato i dati del primo trimestre dell’anno, indicando un utile netto (27,3 miliardi di dollari) in calo (31 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2023. Il free cash flow è stato pari a 22,8 miliardi (mentre nel 1° trimestre 2023 aveva toccato 30,9 miliardi). La società prevede che nel 2024 verranno dichiarati dividendi totali pari a 124,3 miliardi di dollari, compreso il dividendo base di 81,2 miliardi e quello legato alla performance di 43,1 miliardi (l’anno scorso Aramco aveva pagato quasi 100 miliardi di dividendo).

«Continuiamo inoltre ad attuare la nostra strategia a lungo termine e nel primo trimestre abbiamo compiuto progressi significativi nell’espansione del nostro business del gas– aveva detto il presidente e ceo Nasser –. Guardando al futuro, mi aspetto che il nostro portafoglio continui ad evolversi mentre miriamo a contribuire a una transizione energetica che offra soluzioni alle sfide climatiche, ma allo stesso tempo riconosca la necessità di forniture energetiche convenienti, affidabili e flessibili».

Fonte: Il Sole 24 Ore