Saudi Aramco colloca azioni per 11,2 miliardi di dollari, ma il prezzo delude Riad
Sono grandi numeri,Sa com’è naturale per un gigante. Ma il collocamento azionario di Saudi Aramco si è concluso con risultati che non hanno centrato appieno le aspirazioni di Riad: la vendita di un’ulteriore quota dello 0,64% della compagnia petrolifera – a cinque anni dall’Ipo con cui era sbarcata in Borsa – ha raccolto 11,2 miliardi di dollari. Una cifra senza dubbio elevata, tanto da qualificare l’operazione come la più ricca dal 2021 nel mondo, e che potrebbe salire ancora – fino a 12,36 miliardi – in caso di esercizio dell’opzione greenshoe. Il ricavato tuttavia avrebbe potuto essere più alto.
Il prezzo di collocamento alla fine è stato fissato a 27,25 riyal per azione (equivalenti a 7,27 dollari), nella parte inferiore della forchetta di 26,7-29 riyal indicata nel prospetto e con uno sconto del 6% rispetto al valore di Borsa nella seduta precedente all’offerta, che è stata avviata domenica 2 giugno ,nel giorno in cui si riuniva l’Opec+: segno probabilmente di un’accoglienza tiepida tra gli investitori, nonostante il boom di sottoscrizioni che secondo fonti Bloomberg aveva esaurito il book nel giro di poche ore.
In settimana i vertici di Saudi Aramco, compreso il ceo Amin Nasser, sono volati a Londra e a New York per un roadshow dell’ultima ora mirato a corteggiare gli investitori istituzionali stranieri, che in larga parte avevano snobbato il collocamento del 2019: un’Ipo che aveva fruttato 29,4 miliardi e che rimane la più grande di sempre, ma che aveva deluso rispetto agli obiettivi iniziali, con una quotazione limitata al listino saudita Tadawul e azioni vendute alla fine soprattutto ad investitori locali.
Secondo indiscrezioni anche stavolta in Occidente l’offerta non ha suscitato l’interesse sperato. Saudi Aramco ha comunque confermato che è stata interamente sottoscritta, per il 90% da investitori istituzionali e per il resto dal pubblico retail.
Del resto la compagnia – che capitalizza circa 1.800 miliardi di dollari – paga dividendi record: nel 2024 la previsione è che distribuirà ben 124 miliardi di dollari – contro i 23 miliardi di Microsoft e i 16,6 miliardi di ExxonMobil, che la seguono al secondo e al terzo posto nella classifica mondiale. Anche il dividend yield è tra i più elevati in assoluto, al 6,6% (alla pari con Eni ma ben superiore a quello di altri titoli del comparto).
Fonte: Il Sole 24 Ore