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Scala, Ortombina nomina Olivieri direttore del ballo. «Sui conti nessuna criticità»
Inizia una nuova fase per la Scala di Milano, che questa mattina ha visto insediarsi il nuovo consiglio di amministrazione (con i debutti di Barbara Berlusconi per la Regione Lombardia, Diana Bracco per la Camera di Commercio, Marcello Foa e Melania Rizzoli per il ministero della Cultura) e il nuovo sovrintendente, Fortunato Ortombina, di ritorno a Milano dopo quasi 18 anni alla guida del Teatro alla Fenice di Venezia, che succede a Dominique Meyer, direttore del teatro scaligero per cinque anni.
Di «nuova fase», appunto, ha parlato il sindaco Giuseppe Sala uscendo dalla riunione del cda, alla quale hanno partecipato anche i consiglieri confermati Giovanni Bazoli (per Intesa Sanpaolo) e Giacomo Campora (per Allianz) mentre era assente Claudio Descalzi (per Eni), motivo per cui la ratifica formale del cda avverrà nel corso di una riunione online mercoledì prossimo.
Olivieri direttore del corpo di ballo
Nel frattempo, Ortombina ha già annunciato la prima decisione, ovvero la nomina del nuovo direttore del corpo di ballo, resa urgente dalle dimissioni presentate lo scorso gennaio da Manuel Legris. Dal prossimo 1° marzo sarà Federico Olivieri a guidare il corpo di ballo della Scala «almeno» per le prossime due stagioni, mantenendo anche l’incarico attuale di direttore del corpo di ballo dell’Accademia. A chi chiedeva informazioni sul possibile arrivo di Roberto Bolle in questo ruolo, Ortombina ha risposto che l’étoile per il momento «è nel pieno della sua attività e ha progetti con noi e nel mondo».
Riguardo a Olivieri ha aggiunto: «La decisione di Legris di andarsene è recente e io non vivo la scelta di Frédéric Olivieri come un ripiego. Mi sento fortunato di nome e di fatto ad averlo». Quanto alla “scadenza” dei due anni, il nuovo sovrintendente ha precisato che il termine dei due anni andava messo «perché Olivieri resta a capo della scuola, perciò vedremo poi se serviranno ulteriori accorgimenti».
In carica per cinque anni
Lo stesso Ortombina è, in qualche modo, a tempo determinato, dato che non potrà essere eventualmente riconfermato tra cinque anni, a causa del limite dei 70 anni. «Sono il primo sovrintendente con i giorni contati», ha scherzato parlando con i giornalisti, aggiungendo tuttavia che non intende passare questi giorni «sine cura», in attesa della pensione: «Non saranno cinque anni tranquilli», ha promesso.
Fonte: Il Sole 24 Ore