Sciopero di 24 ore per i portuali

Al via oggi, mercoledì 3 aprile 2024, fino a venerdì 5, con articolazioni territoriali, lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori e delle lavoratrici portuali. La protesta è stata indetta unitariamente a Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre scorso.

Mancano risposte

«Non abbiamo ancora ottenuto – sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil – risposte adeguate rispetto alla richieste avanzate con la nostra piattaforma rivendicativa. Con il rinnovo, chiediamo un giusto salario che permetta di recuperare il potere d’acquisto che si è notevolmente ridotto negli ultimi due anni e di riconoscere un adeguamento equo all’inflazione futura».

Inoltre, si legge in una nota della Filt-Cgil, «bisogna rendere concreto il fondo di accompagnamento alla pensione anticipata per i portuali riconoscendo, allo stesso tempo, tale attività come lavoro usurante. Inoltre, occorre rendere maggiormente incisivi tutti gli strumenti contrattuali relativi al tema della salute e sicurezza, aggiornandoli rispetto alle nuove necessità ed omologandoli su tutto il territorio nazionale».

Obiettivo: rinnovare e difendere il ccnl

È necessario, pertanto, prosegue la nota, «rinnovare il contratto collettivo nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei porti e, nel contempo, difenderne i principi costitutivi e i diritti acquisiti che hanno, fino ad ora, contributo a garantire l’unità e la tenuta di tutto il sistema portuale».

Il 3 aprile, dunque, chiarisce la Filt nazionale, iniziano gli scioperi, tra i vari porti, a Ravenna e Trieste; mentre venerdì 5 si terrà a Genova una manifestazione nazionale dei lavoratori portuali.

Fonte: Il Sole 24 Ore