Scomparso Roberto Bertazzoni, il re degli elettrodomestici Smeg
L’imprenditore Roberto Bertazzoni, protagonista dell’epopea industriale che ha portato la Smeg (Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla) fondata dal padre Vittorio nel 1948 a divenire una multinazionale nel settore degli elettrodomestici, è morto all’età di 81 anni a Parma. I funerali avranno luogo martedì 2 aprile, alle ore 11.30, nel Duomo di Guastalla (Reggio Emilia), città dove era nato il 10 dicembre 1942. Lascia la moglie Maria Rita Gandolfi e il figlio Vittorio, oggi alla guida della Smeg, che conta circa 2.600 dipendenti e genera un fatturato di oltre 900 milioni di euro.
Roberto Bertazzoni, nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel 1993, dopo la laurea in Economia e Commercio, era entrato nell’azienda di famiglia Smeg agli inizi degli anni ’70 assumendo poi le cariche di presidente e amministratore delegato. Sotto la sua guida, improntata ad una formula imprenditoriale che ha coniugato l’attenzione gestionale alla qualità, all’innovazione, tecnologia a allo stile di prodotto, la Smeg ha registrato negli anni un trend di costante sviluppo economico.
Roberto Bertazzoni ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Mediobanca, Rcs Media Group e Unicredit. Agli importanti risultati conseguiti nel settore degli elettrodomestici, Smeg ha associato, consolidandola, una significativa dimensione industriale e commerciale anche in settori quali quello della ristorazione e dell’elettromedicale. La crescente notorietà del marchio ed i positivi riscontri commerciali sul mercato interno e su quelli internazionali, sono la risultante dello sforzo costante verso quella evoluzione distintiva del prodotto che, unitamente ad una gamma particolarmente ricca, costituisce fattore di successo e capacita competitiva di Smeg.
Fonte: Il Sole 24 Ore