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Scontro nella maggioranza, la Lega: «Viva Trump!». Fi replica: «Le tifoserie non vanno bene»
Lo scontro nello Studio Ovale tra Trump e Zelensky ha fatto emergere ulteriormente le distanze all’interno della maggioranza per quanto riguarda il rapporto con il presidente degli Stati Uniti. Se Meloni tende a non commentare le mosse del tycoon, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno fatto capire come la pensano. E lo scontro tra le due forze politiche non ha tardato a manifestarsi. Il risultato è quello di botta e risposta a distanza, mentre le opposizioni continuano a chiedere che il presidente del Consiglio venga in parlamento a illustrare la posizione del governo.
Salvini: l’Italia ha il diritto e il dovere di lavorare per la pace con gli Stati Uniti
«A Bruxelles qualcuno usa ancora toni bellici, l’Italia ha il diritto e il dovere di lavorare per la pace con gli Stati Uniti e con tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale», osserva Salvini. «Sappiamo che è affascinato da Trump. Ma bisogna mantenere la calma, evitare che scoppi la tensione Usa-Ue e sostenere Zelensky. Le tifoserie non vanno bene», replica il portavoce di Fi Nevi. Controreplica la Lega che attacca la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, esponente del Ppe: «Porta l’Ue nel burrone, viva Trump!».
Opposizioni in pressing: Meloni riferisca in parlamento
Le opposizioni chiedono alla premier Meloni di riferire in Parlamento prima del vertice straordinario dell’Ue di giovedì 6 marzo. Anche il Pd, con la segretaria Schlein, accoglie l’appello di Michele Serra alla manifestazione per l’Europa. Il M5s farà la sua il 5 aprile. Gli ucraini in Italia in piazza per Zelensky, oggi a Milano e domani a Roma.
Meloni al vertice di Londra per definire la strategia verso l’Ucraina
Intanto la premier sarà domenica 2 marzo a Londra. Dopo un bilaterale con il premier britannico Starmer, la leader di Fratelli d’Italia parteciperà al vertice paneuropeo (il “Leaders Summit on Ukraine”) pilotato dal Regno Unito del dopo Brexit e allargato alla Turchia. La riunione sui progetti di difesa comune del vecchio continente e sulla sicurezza ucraina è stata convocata a Londra dal premier britannico Keir Starmer. Un appuntamento che segue il risultato in chiaroscuro della visita giovedì a Washington da sir Keir a Donald Trump. Sul tavolo ci sarà proprio il nodo della garanzie di sicurezza da offrire a Kiev qualora si arrivi a un cessate il fuoco con la Russia. I temi principali riguardano l’eventuale impiego di truppe e gli impegni per un coordinamento europeo per la difesa.
Fonte: Il Sole 24 Ore