Scuola, Valditara: su niqab ha ragione garante e serve una legge

Scuola, Valditara: su niqab ha ragione garante e serve una legge

Prima di entrare in classe alle 8 in una stanza appartata la referente dell’istituto superiore Sandro Pertini di Monfalcone (Gorizia) alza il velo nero e si sincera che a entrare a scuola sia l’allieva iscritta. È la prassi, non codificata ma adottata, per le studentesse islamiche – molte bengalesi – che per fede indossano il niqab a lezione. Sono cinque ragazze. Una soluzione non traumatica che garantisce la continuità scolastica – che per la dirigente, Carmela Piraino, è il vero obiettivo delle istituzioni evitando che «le ragazze lascino la scuola» – intorno alla quale si possono agganciare vari spunti di riflessione. La pubblicazione di un articolo sul Piccolo dell’esperienza del Pertini ha però scatenato le cicliche polemiche politiche sul velo, i cui contorni si allargano al più complesso fenomeno migratorio e, nello specifico di Monfalcone, alla nutrita presenza di una comunità musulmana, soprattutto quella più ortodossa bengalese.

Garante Infanzia, niqab a scuola ostacola sviluppo personalità

«Le notizie che ci arrivano da Pordenone – alcune studenti del locale istituto professionale costrette a essere “identificate” da un’insegnante a ogni ingresso a scuola perché il loro viso è nascosto dal niqab, velo integrale – sollevano molte preoccupazioni sulla libertà di queste ragazze e sulla loro effettiva integrazione nel contesto scolastico e sociale. La necessità di un efficace dialogo tra culture non può impedire di osservare che talune pratiche contravvengono ai più elementari diritti e ostacolano il pieno sviluppo della personalità di chi è costretta a subirne l’imposizione», ha sottolineato in una nota l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Marina Terragni. «Bambine e ragazze – ha aggiunto – devono essere libere di crescere armoniosamente, seguendo ciascuna le proprie più autentiche vocazioni: la consapevolezza che il proprio corpo non può essere in alcun modo umiliato e mortificato fa obbligatoriamente parte di questo percorso. L’auspicio è che sul caso di Pordenone e su ogni caso analogo il Ministero dell’Istruzione e del Merito ponga la massima attenzione».

Valditara, su niqab ha ragione garante e serve una legge

«Condivido il messaggio del Garante per l’Infanzia, Marina Terragni, a proposito dell’uso del niqab da parte di alcune studentesse di una scuola di Monfalcone – ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – : la scuola deve essere un luogo di vera integrazione, di relazioni umane solide e trasparenti, di valorizzazione della dignità della persona, un luogo in cui ragazze e ragazzi siano liberi di crescere armoniosamente. Non si deve caricare la scuola di responsabilità che non le competono. Senza una legge che riveda la normativa vigente non si può chiedere a dirigenti scolastici e docenti più di quanto ha fatto la preside della scuola di Monfalcone».

Fonte: Il Sole 24 Ore