sfida tra Luna Rossa e Alinghi Red Bull Racing
Si parte: la Louis Vuitton 37 America’s Cup inizia il 29 agosto alle 14 con il primo incontro tra Orient Express e Alinghi Red Bull Racing. Dopo l’assaggio delle regate premilinari, dopo la grande festa di Louis Vuitton, 1000 persone nella tradizione anche mondana dell’evento, si comincia a macinare regate. Iniziano i Round Robin della regata di selezione sfidanti Louis Vuitton Cup, ovvero la fase in cui tutti incontrano tutti in gironi all’italiana con lo scopo di eliminare uno dei 5 sfidanti e restare in 4 per le semifinali che partiranno il 14 settembre. Si corre però con un intruso: il Defender Emirates Team New Zealand che, non è la prima volta nella storia perché era successo anche nel 2017 a Bermuda, si mischia ai Challenger. «Allora le regate davano punteggio – dice Grant Dalton, autorità assoluta dell’evento – adesso no, non contano». Vero, sono regate dimostrative che fanno spettacolo ma dove tuttavia si disperdono energie e si rischiano danni. Forse utili per provare qualcosa che in una regata determinante non metteresti a bordo. Da una parte bene per lo spettacolo, dall’altra però i Kiwi possono scoprire la velocità degli avversari. E proprio Luna Rossa Prada Pirelli avrebbe qualcosa da provare in grande stile. Posto che è ragionevole che James Spithill e Checco Bruni, i due timonieri esperti con queste macchine infernali e titolari, siano a bordo quando il punto conta, potrebbe “scendere in acqua” il golden boy Ruggero Ruggi Titta, che le due medaglie d’oro olimpiche conquistate a Tokyo e Parigi (campo di regata Marsiglia) è destinato a essere nel futuro il riferimento. Il primo incontro diretto tra ETNZ e LRPP è il secondo della giornata.
Ecco come la pensa James Jimmy Spithill: «La flotta è vicina come prestazioni e sono certo che vedremo delle gare combattute, tutti quanti abbiamo vissuto momenti splendidi, abbiamo commesso errori e abbiamo avuto problemi tecnici. Credo che tutta la flotta abbia avuto un problema di affidabilità, è un problema di cui tutti siamo consapevoli. Ma bisogna capire che queste barche sono letteralmente al limite; e spingiamo molto, molto duramente e sono macchine incredibili, quindi è parte integrante della tecnologia. Per quanto riguarda la presenza del Defender nei Round Robin, non c’è dubbio che per loro sia un enorme vantaggio, perché noi regatiamo per sopravvivere e loro no e questo fa la differenza».
Luna Rossa tra gli sfidanti più veloci
La classifica delle preliminari mette Luna Rossa al posto dei più veloci tra gli sfidanti. Dietro di lei American Magic New York Yacht Club: la barca del grande ritorno americano. Veloce, forse meno costante di quella italiana. Dice il timoniere australiano Thomas Slinksby: «Credo che abbiamo mostrato il nostro potenziale in un paio di prove, mentre in altre siamo scesi un po’ al di sotto e non possiamo permettere che questo succeda quando i punti contano».
E’ dietro Luna Rossa e Patriot, nome di battesimo della barca americana, che si combatte la lotta per la sopravvivenza. Almeno per le velocità che si sono viste finora. «Tutto può cambiare in una sera», ammonisce Checco Bruni, ed è vero. Finora il team francese di Orient Express è stato considerato la barca cuscinetto, tuttavia i due team più ricchi, Alinghi Red Bull Racing e Ineos Britannia, non hanno davvero dimostrato la potenza di fuoco che dovrebbero avere. Facendo due conti in tasca, Orient ha un budget stimabile in 80 milioni di euro, per gli altri due siamo decisamente oltre i 120 milioni. In più team di design stellari legati alla Formula Uno. Se da una parte, come al solito, le auto e le barche sembrano due cose differenti dall’altra è un poco una sorpresa.
Sir Ben Ainslie, CEO del Challenger of Record, INEOS Britannia, abituato con le sue cinque medaglie olimpiche di cui quattro d’oro a districare situazioni difficili non si spaventa: «Si comincia a fare sul serio e si regata per non retrocedere. Le regate preliminari, sono state una grande opportunità e tutti i team hanno imparato». Così gli svizzeri secondo il timoniere di Alinghi Red Bull Racing, Arnaud Psarofaghis: «Penso che ci basti arrivare in fondo, e l’obiettivo per noi è vincere il maggior numero di regate necessarie per passare alla fase successiva. In ogni gara vogliamo essere sicuri di fare un passo avanti, di progredire e di evitare gli errori che abbiamo commesso la scorsa settimana». Quentin Delapierre, skipper del team francese Orient Express Racing Team, ha commentato: «Sappiamo di non avere molta esperienza soprattutto nelle partenze ma nelle preliminari abbiamo imparato molto e lo dimostreremo».
Fonte: Il Sole 24 Ore