Sicurezza, decreto 1° maggio con dote fino a 1 miliardo

Sicurezza, decreto 1° maggio con dote fino a 1 miliardo

Il testo dovrebbe essere varato mercoledì 30 aprile, anche se non si esclude che venga solo annunciato, magari per avviare prima il confronto con le parti sociali. La dote fino a 1 miliardo, che potrebbe essere spalmata su più anni, verrebbe garantita dal consistente avanzo di bilancio dell’Inail, e questo consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sul deficit. Dunque, anche quest’anno, come nel precedente biennio, il premier Giorgia Meloni annuncia un pacchetto di misure dedicate al mondo produttivo in occasione del 1 maggio, la festa dei lavoratori. Il presidente del Consiglio, che ha avuto contatti alla vigilia del Consiglio dei ministri con il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha assicurato che coinvolgerà sindacati e imprese per avviare un confronto sull’attuazione delle misure a favore della sicurezza sul lavoro.

Dalle ipotesi circolate ieri, tra i modelli di riferimento tecnicamente si guarda a quello denominato OT23, uno strumento dell’Inail che consente alle aziende di chiedere una riduzione del premio assicurativo per la prevenzione dei rischi sul lavoro. Questa riduzione è concessa alle imprese che attuano interventi di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori.

L’intervento del presidente Mattarella

A spingere il premier ad intervenire sul tema sono i dati sugli incidenti e sui morti sul lavoro, oggetto anche dell’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Del resto lunedì scorso, in occasione della giornata mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro, il Cnel ha rilanciato il XXVI Rapporto sul mercato del lavoro, secondo cui i casi mortali di infortunio denunciati all’Inail del 2024 sono aumentati del 4,7% rispetto all’anno precedente, da 1.029 a 1077. A crescere maggiormente sono quelli in itinere – da 239 a 280 – mentre quelli in occasione di lavoro aumentano di 7 casi, da 790 a 797. Sono aumentate le denunce per malattia professionale: +15.745, pari al 21,60%. La crescita del 2024, peraltro, segue quella del 2023. Gli infortuni nel corso del 2024 sono invece risultati in diminuzione (-3.453, pari allo 0,7%): in calo le denunce di infortuni avvenuti in occasione di lavoro (-19%, 8mila in valore assoluto), mentre risultano in aumento (+5%, 4,5mila) quelle relative a infortuni in itinere, avvenuti nel tragitto tra casa e posto di lavoro.

La posizione dei sindacati

L’iniziativa del governo in arrivo è accolta con freddezza dai sindacati. «Non siamo stati convocati da nessuno – ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini-. Abbiamo presentato da almeno un anno e mezzo una piattaforma unitaria sulla salute e sicurezza che non è stata oggetto di nessun confronto». Critico anche il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri: «siamo abituati che il 30 aprile è il giorno in cui il Governo si ricorda del lavoro, forse perché c’è il 1° maggio, vedremo, non siamo stati né informati né convocati. Sicuramente il confronto con le parti sociali non è la forza di questo governo». Peraltro, sempre secondo la Uil «solo lo 0,4% delle risorse delle aziende sanitarie locali, pari a 399 milioni di euro l’anno, è destinato ai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro».

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Fonte: Il Sole 24 Ore