Sinner cambia agente e punta a superare i 30 milioni di ricavi commerciali
La via d’uscita concordata con la Wada ha permesso di limitare al massimo i danni sul piano sportivo e su quello economico. Fino al 4 maggio il suo primo posto nella classifica Atp peraltro non sarà messo in discussione, così come non lo saranno i bonus inseriti nei suoi ricchi contratti di sponsorizzazione.
In attesa del rientro agli Internazionali di Roma, l’immagine di Sinner è rimasta indenne da danni. Il campione altoatesino è una macchina di contratti pubblicitari e testimonial di brand che spaziano dall’alta moda alla pasta, dalla telefonia alle banche.
Gli sponsor di Sinner
Al fianco di Sinner c’è anzitutto la Nike con cui nel 2022 ha sottoscritto un accordo decennale da 150 milioni, mentre l’accordo con Head, azienda produttrice di accessori sportivi, nel gennaio 2024 è stato rinnovato per 7 anni. Durante la cavalcata dello scorso anno che lo portato a vincere tra le altre cose Australian e Us Open, oltre alle Atp Finals e Coppa Davis, a partner commerciali di lunga data come Gucci, Rolex, Lavazza, Fastweb, Intesa Sanpaolo, Panini e Pigna, si sono aggiunte De Cecco, La Roche-Posay ed Enervit. Nike e Pigna peraltro hanno cominciato dallo scorso anno a sfruttare anche il logo personale di Sinner, a forma di volpe rossa.
Questo ampio portafoglio vale 30 milioni annui di compensi base. Entrate che nel 2024, considerati i bonus scattati per le vittorie, sono balzate a circa 40 milioni. Successi grazie ai quali Sinner ha anche incamerato complessivamente premi 22,4 milioni. L’anno d’oro ha generato quindi oltre 50 milioni di proventi. Un livello che il bis a Melbourne lasciava intendere sarebbe stato quanto meno pareggiato nel 2025. Molto, ovviamente dipenderà dal rendimento post-squalifica.
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Fonte: Il Sole 24 Ore