Sinner fa il tris con Medvedev e conquista la finale

Jannik Sinner vola in finale alle Atp Finals di Torino e fa volare tutta l’Italia battendo Medvedev per 6-3, 6-7 (5), 6-1 con un tennis eccezionale e un carattere non da meno per freddezza e capacità di gestione. In un PalaAlpitour esplosivo, in cui non c’era spazio neanche per uno spillo, il numero 4 del mondo, a 22 anni, è entrato nella storia (ora lo aspetta il vincente di Djokovic-Alcaraz) per giunta da imbattuto nel girone eliminatorio: è il primo italiano a conquistare questo traguardo.
Per la terza volta consecutiva, dopo le sconfitte subìte a Pechino e Vienna, il russo deve cedere pur dando tutto sé stesso, con palle violentissime da fondo («non l’ho mai visto giocare così», dirà più tardi Simone Vagnozzi, coach di Jannik) e un servizio pesantissimo che però nel terzo set lo ha praticamente abbandonato.

L’italiano ha portato a casa il primo parziale con pragmatismo, sfruttando l’unica palla break che gli è stata concessa sul 2-1 (dopo averne neutralizzata una sull’1 pari), e poi gestendo il vantaggio con grande attenzione.

Nel secondo set la classica ragnatela in cui Medvedev, numero 3 del mondo, imbriglia e asfissia chiunque da fondo campo si è ulteriormente infittita, eppure Sinner ha tenuto, perdendo solo al tiebreak grazie ai punti raccolti sulla battuta a uscire da destra, che l’ha premiato spesso, e a rete (14 su 17 attacchi). Poi al tiebreak il servizio, in calo già nella seconda parte del set, lo ha tradito mentre Daniil si procurava tre set point con due prime vincenti.
Nel terzo set chi temeva che Jannik subisse il contraccolpo si è ricreduto sin dai primi scambi: l’italiano ha cambiato marcia, sull’1-0 ha strappato il servizio all’avversario che – nervosissimo – sulla terza palla break del game ha fatto un bizzarro doppio fallo (forzando sulla seconda).

Dal successivo 3-0 Sinner è salito in cattedra, ribaltando la sensazione data nel secondo set di giocare spesso in difesa: ha sfoderato aggressività e messo a segno vincenti, il rovescio lungolinea non ha dato tregua, il servizio è tornato più continuo (76% di prime a fronte del 37 di Daniil). Al russo – che non è riuscito a controllarsi dopo uno scambio durissimo, scagliando la racchetta a bordocampo e litigando con uno spettatore – è rimasto un unico game, mentre il pubblico impazziva di gioia

«È stata una partita molto molto difficile. Daniil ha giocato meglio di me all’inizio, ma in qualche modo sono riuscito a fargli break. Poi ho iniziato a giocare meglio. Nel terzo set ho cercato di essere più aggressivo, lui tirava molto forte. Io ho iniziato a servire meglio e alla fine ho trovato la soluzione giusta»: sono le prime parole a caldo del tennista azzurro a fine partita. «Da quando sono arrivato qua ho sentito un calore e energia incredibili, è una cosa pazzesca. Sono molto contento di questa prestazione, vediamo domani come andrà».

Fonte: Il Sole 24 Ore