Siria, milioni di rifugiati sognano di tornare: quanti sono e dove vivono
Speranze ma anche molte incertezze per i milioni di rifugiati siriani fuggiti dal regime di Bashar al Assad e dalla guerra civile che ha insanguinato il Paese negli ultimi 15 anni. L’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, stima in circa 12 milioni gli sfollati, di cui 6,8 milioni all’interno del Paese e 5,2 fuggiti nei Paesi vicini.
In Turchia 3 milioni di siriani
La Turchia ospita ben 3 milioni di rifugiati siriani: chiunque abbia visitato Istanbul e altre città turche negli ultimi anni ha toccato con mano la situazione di grande precarietà in cui vivono, accampati a bordo delle strade e ridotti a chiedere l’elemosina nei luoghi turistici insieme ai loro bambini.
Altri 770mila sono in Libano, 620mila in Giordania, 300mila in Iraq e 150mila in Egitto. Tra i Paesi europei, è la Germania quello con il maggior numero di cittadini siriani, accolti durante l’apice della guerra civile per una decisione molto discussa dell’allora cancelliera Angela Merkel: attualmente in Germania vivono circa un milione di siriani.
La repentina caduta di Assad rende ancora premature le ipotesi su cosa succederà sul fronte migratorio. I ribelli al potere hanno invitato i profughi a tornare nella “Siria libera”. E già da ieri – a quanto riferiscono media locali – migliaia di siriani, molti da più di 10 anni profughi nel vicino Libano, si stanno dirigendo verso i valichi frontalieri con la Siria. Le autorità di Beirut stanno ora facilitando l’esodo in massa degli ospiti dei campi a lungo considerati in Libano come un peso insostenibile per l’economia. L’avanzata dei ribelli ha tuttavia creato grande incertezza e rischi per le ong che operano nel Paese. L’Unhcr ha ridotto il suo staff segnalando che le ostilità hanno causato lo sfollamento di oltre 370mila persone.
Primi rifugiati in coda dalla Turchia alla Siria
Centinaia di rifugiati siriani, scappati in Turchia dopo l’inizio del conflitto nel loro Paese, si sono messi in fila al valico di frontiera di Cilvegozu, sul confine turco siriano, per tentare di rientrare in Siria dopo la caduta di Bashar Al Assad. Viene permesso di passare ai rifugiati che hanno completato le procedure per il rientro nel Paese, riferiscono i media turchi, senza fornire dati su quante persone sono riuscite finora ad attraversare il confine. «Sono arrivato in Turchia dalla Siria nel 2014. La nostra vita era finita. Se Dio vuole, il nostro futuro sarà buono. La Siria si sta rimettendo in piedi ma non inizieremo da zero», ha affermato uno di loro, Hamid Mahmud, come riferisce Hurriyet, secondo cui i migranti si sono messi in fila già dalle prime ore del mattino al valico che si trova nel distretto di Reyhanli, in provincia di Hatay, a circa una trentina di chilometri a ovest di Aleppo.
Fonte: Il Sole 24 Ore