Sistemi Adas obbligatori, ecco tutti i vantaggi e l’impatto sui prezzi

Da poco più di due settimane è entrata in vigore la norma europea che rende obbligatori alcuni sistemi di assistenza alla guida su tutte le auto in vendita. Gli Advanced driver assistance systems, o ADAS, fino a poco tempo fa erano disponibili solo sulle vetture di fascia alta e come optional (costoso). In realtà il regolamento UE 2019/2144, relativo ai requisiti di omologazione dei veicoli a motore, ha impiegato ben 5 anni per tagliare il traguardo, anche per dare tempo ai produttori di adeguarsi. E il 7 luglio, che ha compreso anche il trasporto merci, è stata una tappa. L’obbligatorietà della dotazione su ogni veicolo nuovo è stata estesa a otto sistemi di sicurezza: dall’adattamento intelligente della velocità al segnalatore di arresto di emergenza, dal rilevamento di oggetti e pedoni in retromarcia ai sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici. Poi, dal 7 gennaio 2026, per ottenere l’omologazione saranno necessarie ulteriori features. Infine, entro tre anni la Commissione Europea valuterà l’efficacia delle misure, proponendo eventuali modifiche.

L’obiettivo è limitare quanto più possibile le vittime della strada. Secondo diverse ricerche e studi, tra il 90% e il 94% degli incidenti stradali può essere attribuito a distrazione, guida in stato di ebbrezza, velocità eccessiva, e altre forme di comportamenti imprudenti. Al contrario, le problematiche legate alla meccanica o al funzionamento dei veicoli, inclusi guasti meccanici e problemi ai sistemi del veicolo, sono responsabili di una piccola percentuale degli incidenti. Le stime variano, ma generalmente si ritiene che questi fattori siano coinvolti in circa il 2-5% degli incidenti stradali.

Le statistiche evidenziano, quindi, l’importanza degli ADAS, il cui scopo è ridurre gli errori umani attraverso tecnologie avanzate come il rilevamento dei punti ciechi, il mantenimento della corsia (ad esempio, in caso di malore, il controllo adattivo della velocità di crociera.

E però le normative europee non godono sempre di grande popolarità. Cosa si può dire dell’obbligatorietà per gli ADAS? Ne abbiamo parlato con Marco Bazzani, Innovation Manager di Teoresi Group. Nata a Torino nel 1987 come società di consulenza informatica, Teoresi Group oggi è una società internazionale di ingegneria, che supporta le aziende nella creazione di progetti con le tecnologie più all’avanguardia: dall’auto elettrica e a guida autonoma alle nanotecnologie applicate all’ambito medicale. Ha 27 sedi operative in quattro Paesi: Italia, Stati Uniti, Germania, Svizzera.

Gli ADAS servono effettivamente a limitare la casistica degli incidenti senza, ad esempio, aumentare lo stress di chi guida?

Fonte: Il Sole 24 Ore