Skoda Kamiq, il suv compatto si rinnova e diventa più tecnologico e user-friendly

L’aggiornamento del suv compatto Kamiq assieme a quello della berlina di analoga categoria Scala apre la stagione delle novità della Skoda. Infatti, subito dopo le rinnovate serie dei due modelli compatti arriveranno in rapida successione a partire da marzo la nuova ammiraglia Superb, la seconda generazione del suv Kodiaq, la rinnovata Octavia e il secondo modello full-electric del marchio: il suv compatto Elroq, che sarà svelato prima dell’estate e in vendita dalla fine dell’anno. La nuova Kamiq si presenta con una linea leggermente ristilizzata e propone un’offerta di motori aggiornata ma non elettrificata, l’upgrading della digitalizzazione, degli equipaggiamenti più completi rispetto al passato assieme a soluzioni che migliorano la fruibilità generale.

Skoda Kamiq, adesso è spinta solo da motori a benzina

La gamma della nuova Kamiq dice addio ai motori a gasolio e a metano e offre solo quelli a benzina a 3 e a 4 cilindri. I primi appartengono all’ultima generazione della serie Tsi da 1 litro a ciclo Miler che si avvantaggia, in particolare, del controllo variabile delle valvole, della rivisitazione dell’elettronica di gestione e del turbo a geometria variabile. Il meno potente, come il precedente, ha 95 cavalli e 175 Nm di coppia e si interfaccia con il cambio manuale a cinque marce, l’altro adesso sviluppa 115 anziché 110 cavalli e una coppia di 200 Nm ed è abbinabile sia con il cambio manuale a sei marce sia con quello a doppia frizione a sette rapporti. La stessa opzione è offerta anche con il 1.500 Tsi con 150 cavalli e 250 Nm di coppia con disattivazione di due dei quattro cilindri in alcune situazioni di marcia e appartiene all’ultima generazione messa a punto dal gruppo Volkswagen, che rende più fluido il passaggio tra le due modalità di funzionamento. Nel capitolo nuove tecnologie rientrano anche opzioni come la suite di airbag che può arrivare a nove elementi, lo schieramento di Adas per la guida semi-autonoma di livello 2 sebbene solo nel caso delle versioni equipaggiate con il cambio a doppia frizione e il sistema che chiude automaticamente i finestrini aperti e stringe le cinture di sicurezza anteriori in caso di collisione imminente.

Skoda Kamiq, l’aspetto è più sportivo

Il restyling della Kamiq non influisce sulle dimensioni, poiché è sempre lunga 4,24 metri e larga 1,79 metri nonché alta 1,52 metri, dato che interessa solo le sovrastrutture della carrozzeria. Tuttavia, la mascherina più grande e rimodellata, i nuovi fari a Led che a richiesta possono essere Led Matrix e l’assottigliamento delle luci diurne assieme allo scudo paraurti ridisegnato con ampie prese d’aria conferiscono alla Kamiq uno sguardo più aggressivo rispetto al passato. L’aggiornamento coinvolge anche il disegno dei cerchi, lo scudo paraurti e la grafica della fanaleria posteriore. Nel complesso, poche novità ma sufficienti per attualizzare il look e renderlo più sportivo rispetto al passato.

Skoda Kamiq, crescono connettività e funzionalità

L’aggiornamento dell’abitacolo della Kamiq adeguatamente spazioso per quattro persone, in particolare perché il tunnel centrale infastidisce chi deve sedere dietro al centro, porta in dote nuovi rivestimenti in gran parte ottenuti da riciclo ma gradevoli alla vista e al tatto che, quindi, non impattano sulla presentazione dell’ambiente, che rispetta gli apprezzabili canoni della finitura Skoda. Le novità di spicco vanno dalla strumentazione digitale da 8” a richiesta configurabile da 10,25” al display centrale touch dell’infotainment da 8,25”, che diventa da 9,2” optando per il navigatore che porta con sé anche l’assistente virtuale laura. Questa versione del sistema integra la connettività wireless per gli smartphone, prese Usb-C per i posti posteriori da 45 W come quelle anteriori, pratiche tasche sugli schienali anteriori per i device di chi siede nella zona posteriore dell’abitacolo. Inoltre, a richiesta si può avere la piastra di ricarica wireless per gli smartphone con funzione di raffreddamento. L’attenzione per la funzionalità è sottolineata anche da una scelta in controtendenza rispetto alla tendenza attuale che nasconde la gestione di tanti servizi vettura dentro al display centrale o a piccoli tasti touch. Infatti, sulla rinnovata Kamiq tornano in auge i comandi “meccanici” del climatizzatore sulla consolle centrale, ben visibili e comodamente azionabili. Inoltre, sono disponibili nuove pratiche soluzioni opzionali come il portellone posteriori ad apertura elettrica anche con funzione hands free per accedere al bagagliaio la cui capacità spazia da 400 a 1.395 litri e il portaoggetti asportabile per la zona posteriore dell’abitacolo.

Skoda Kamiq, come va la 1.0 Tsi 115 cv Dsg Style

La Kamiq più nuova in assoluto è quella spinta dal 3 cilindri con 115 cavalli che nell’allestimento Style e con il cambio a doppia frizione costa 30.000 euro. Dal posto guida si instaura subito un buon feeling con questa versione del rinnovato suv compatto sia perché è agile, affidabile e persino divertente tra le curve, grazie al modesto rollio e allo sterzo che con il salire della velocità perde la leggerezza che si avverte alle basse andature, sia perché il rendimento dell’accoppiata motore-cambio soddisfa, a prescindere dalla modalità impostata. Infatti, il 3 cilindri risponde con prontezza e linearmente anche con la tranquilla Eco grazie alla complicità del fluido lavoro del cambio che diventa anche rapido impiegando i paddles al volante (opzionali) che, dal canto suo, è stato oggetto di una ricalibrazione dell’elettronica per togliere di mezzo esitazioni nelle fasi di spunto. In grado di toccare i 195 all’ora, arrivare a 100 orari in 10”2 a fronte di una percorrenza media di 17,9 chilometri con un litro, questa Kamiq con la modalità Sport sfodera anche un temperamento vivace. Inoltre, tranne che nelle decise accelerazioni quando affiora la tipica tonalità poco armoniosa delle unità tricilindriche, contribuisce a determinare un confort generale di buon livello grazie alla silenziosità di funzionamento che si unisce alla capacità con cui l’assetto supera gradualmente le asperità della strada, a dispetto della taratura poco morbida rivolta a premiare il comportamento.

Fonte: Il Sole 24 Ore