Smartphone, una nuova vita con l’intelligenza artificiale
Il 2024 sarà un anno di svolta per gli smartphone? La domanda potrebbe essere generata da intelligenza artificiale, se avessimo fornito i dati in pasto a un large language model.
Questo perché il mercato globale è tornato a dare un segno di crescita nel quarto trimestre del 2023, secondo Gartner, dopo 9 trimestri consecutivi di ribasso. Forse il peggio è alle spalle ma non c’entra l’intelligenza artificiale, almeno per il momento, anche se è persino ovvio dire che sarà il trend principale di questo Mobile World Congress.
«Negli smartphone già oggi c’è parecchia AI, la novità è l’arrivo della AI generativa soprattutto in formato light, su misura di smarphone» ci spiega Roberta Cozza, analista di Gartner, al telefono da Londra. «Con “leggera” si intende una versione capace di girare sul dispositivo, senza interrogare il cloud. Un esempio è Gemini Nano già presente sul Pixel 8. Ci aspettiamo di vedere altre soluzioni di questa natura».
L’intelligenza artificiale sul device ha il vantaggio di ridurre i costi, perché le interrogazioni in cloud ne hanno, inoltre una maggiore garanzia di privacy e minore latenza.
Questo non significa che l’AI in cloud non avrà un ruolo. Ma le forme che prenderà questa tecnologia sono ancora liquide. Sul valore per gli utenti c’è ancora parecchio da dimostrare: per adesso l’unica a portarsi avanti è stata Samsung con l’s24. Sui protagonisti, si va da Google a Microsoft, passando dalla super capitalizzata Nvidia (vale circa 2mila miliardi di dollari a Wall Street), a Qualcomm, alla cinese Baidu, ai produttori, a quello che deciderà di fare Apple.
Fonte: Il Sole 24 Ore