Smontare la tecnologia per comprendere meglio

Una maga che prevede il futuro, uno strumento che aiuta a dare spazio alle nostre domande, un motore di ricerca che fornisce le risposte giuste, un robot che pensa come un uomo ma rimane una macchina. Così descrivono l’intelligenza artificiale gli studenti della scuola media Piersanti Mattarella di Modena, protagonisti del progetto curricolare Lucy dedicato proprio all’AI. «È un’esigenza nata durante il periodo del Covid, quando la tecnologia è diventata fondamentale: abbiamo pensato a un percorso dove i ragazzi non fossero meri fruitori, ma dove potevano essere attori, smontando la tecnologia a favore dell’apprendimento», spiega il dirigente Daniele Barca.
Il progetto si snoda nei tre anni partendo dall’avvicinamento alla tecnologia e dalla consapevolezza sull’uso e sull’impatto, seguito dalla formazione tecnica del secondo anno, dedicato all’utilizzo a supporto della comprensione delle materie Stem. Poi al terzo anno si realizza la “sfida”: ogni studente personalizza la propria applicazione di Ai. Lucy si configura come un cantiere in evoluzione dove «la tecnologia serve per approfondire il pensiero umano». E che ora è diventato generatore di competenze per altre 40 scuole in tutta Italia con cui è stato condiviso.

Fonte: Il Sole 24 Ore