Snack e spuntini salati, crescono domanda e gamma di prodotti innovativi

Snack e spuntini salati, crescono domanda e gamma di prodotti innovativi

I bocconcini di bresaola e caprino e le praline di prosciutto cotto con cuore morbido di formaggio da gustare con l’aperitivo. Il kit nutrizionalmente corretto per il breakfast salato e quello completo anche di succo di frutta per la merenda dei bambini. E poi gli stick di salame da sbocconcellare davanti alla tivù, le combinazioni di salumi e grissini da divorare in pausa e gli “spezzafame” proteici per chi è attento ai muscoli.

I produttori italiani di salumi puntano sulla creatività per “inventare” nuovi prodotti e incentivare nuove occasioni di consumo, dalla colazione al fuoripasto. Ed è soprattutto l’area degli snack ad attirare la loro attenzione. «Nel 2021 quelli salati hanno registrato una crescita annua dell’11,3% contro il +7,8% di quello dolce», spiega Gabriele Rusconi, managing director di Rovagnati, che ha cavalcato questo trend lanciando Gran Biscotto Boom Boom, uno snack a base di prosciutto cotto dal formato tascabile che resta fresco sino a quattro ore anche fuori dal frigo.

I dati di Nielsen confermano la crescita di questo mercato: tra febbraio 2021 e febbraio 2022, il giro d’affari in Gdo degli snack freschi salati farciti è salito quasi di un terzo, arrivando a sfiorare i 20 milioni di euro (erano 14 milioni di euro solo due anni fa). E, rispetto a febbraio 2020, i volumi sono raddoppiati. Ma oggi si vendono anche più tramezzini/toast pronti freschi rispetto al 2019 (+12% a valore e +10,5% a volume). “Merito” della pandemia.

«Per gli adulti le occasioni del fuoricasa si sono trasferite tra le mura domestiche – spiegano da Citterio – e con milioni di lavoratori in smartworking, gli snack freschi con salumi e sostituti del pane hanno trovato nuove occasioni di consumo, come le pause veloci e gli aperitivi home made». Per l’azienda si tratta di un mercato molto interessante. E non solo per la dinamica di crescita nel medio-lungo periodo ma anche per l’alto numero degli atti di acquisto (oltre 46 i milioni di pezzi venduti nel 2021) che ne fanno un veicolo importante per aumentare la penetrazione del brand Citterio e avvicinare nuovi consumatori (anche grazie ai lanci già previsti), oltretutto senza la concorrenza delle private label, ancora assenti in questo mondo.

Per la Gdo, infatti, gli snack di salumi sono ancora una nicchia ma il rapido sviluppo delle vendite li rende sempre più interessanti: per questo stanno guadagnando spazio nei punti vendita, con esposizioni accattivanti e di forte impatto, che stimolano gli acquisti d’impulso. Ma anche nel vending e nel travel retail stanno ottenendo buoni risultati e così le aziende produttrici stanno puntando su questi canali, come Citterio che ha appena firmato accordo di distribuzione nel canale vending con Fabian (azienda di riferimento per gli snack salati, ndr) con l’obiettivo di crescere nel fuori casa.

Fonte: Il Sole 24 Ore