“So cosa hai fatto”, per Halloween leggete il libro sull’horror moderno
«Sono felice. L’horror moderno è vivo. E sì, lotta ancora»: è la conclusione dell’ultimo capitolo di “So cosa hai fatto: scenari, pratiche e sentimenti dell’horror moderno”, nuovo libro di Pier Maria Bocchi. Parole che sembrano al tempo stesso una dichiarazione d’intenti e la summa di questo volume.
Pubblicato da Lindau, è un libro in cui l’autore ha infatti scelto (anche) di raccontarsi in prima persona, dando vita a un dialogo tra chi scrive e il tema che viene affrontato come forma di arricchimento critico e di possibilità di rendere il testo ancor più intimo e personale.
Non si tratta però soltanto di uno sguardo in soggettiva su un genere amato, ma di uno studio meticoloso sulle evoluzioni più recenti dell’horror, partendo dalla fine degli anni Settanta e inizio degli anni Ottanta come momento fondativo della modernità di questo filone.
Da sempre l’horror è stato uno dei generi meglio in grado di dare vita a metafore politiche, allegorie storiche, riflessioni esistenziali, utilizzando il mostruoso e il diverso come base per parlare della società che ci circonda.
Partendo da una serie di spunti incentrati sui profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni nel mercato e nella produzione delle immagini, “So cosa hai fatto” offre interpretazioni sui titoli trattati, collegandoli a dinamiche economiche e a strategie produttive, senza mai dimenticare il contesto storico di riferimento.
Fonte: Il Sole 24 Ore