Sonego cede a Shelton, ora Sinner con De Minaur
Non sono bastate a Lorenzo Sonego la proverbiale tenacia e la capacità di rimontare che ha mostrato tante volte e in parte anche in questi quarti agli Australian Open: il torinese ha ceduto a Ben Shelton in quattro set, 6-4, 7-5, 4-6, 7-6, dopo quasi quattro ore. L’americano, 22 anni, numero 20 del mondo, ha prevalso grazie al servizio potente e alle accelerazioni di dritto (in particolare lungolinea efficace, da mancino) e beneficiando degli errori di Lorenzo nei momenti chiave. La partita è stata lottata e al torinese, sempre incoraggiato dal pubblico, resta qualche rimpianto: nel corso del primo set non ha sfruttato tre palle break sul 3-2, nel secondo parziale – dopo aver rimontato da 5-3 con Shelton che è andato a servire per il set – ha mancato l’opportunità del 6-5 sul proprio servizio, e poi con un ferale doppio fallo (il primo del match) ha consegnato il game all’avversario che ha chiuso i conti 7-5.
Nel terzo set Lorenzo ritrova lucidità e fiducia, mentre gli schemi di Shelton diventano meno redditizi, e sul 5-4 trasforma il secondo set point a disposizione. La partita, a questo punto, è aperta, i game molto equilibrati. Sul 3-2 in proprio favore Lorenzo ha una palla break annullata da Shelton (con una gran prima), poi continua a variare il gioco con le palle corte e le discese a rete. Sul 5 pari, concede all’avversario due palle break ma questa volta non trema, le annulla con il cuore, chiamando il pubblico, gli occhi sempre in comunicazione con il coach, lo stadio che urla “Lorenzo Lorenzo” . E poi la lotteria del tiebreak, un 7-4 che fa male.
Resta lo splendido torneo giocato da Sonego, numero 55 del mondo, giunto a un passo dalla semifinale in uno Slam e facendo vedere colpi che ricorderemo (anche oggi, una magnifica volée di rovescio in tuffo e un passante di dritto spalle alla rete, dopo aver rincorso un pallonetto). Per Shelton è la seconda semifinale Slam della carriera, dopo quella del 2023 agli Us Open. Se la vedrà contro il vincente del match tra Sinner e De Minaur (mentre dall’altra parte del tabellone la sfida è Zverev e Djokovic).
Fonte: Il Sole 24 Ore