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Sostenibilità: Parmacotto investe sull’etichetta corta, con meno grassi e meno sale
Migliorare il profilo nutrizionale dei propri salumi entro il 2025: ridotto contenuto di grassi e sale, materie prime selezionate, meno presenza di nitriti e nitrati. Per arrivare a un’etichetta corta con una lista di ingredienti breve e trasparente. Sono alcuni degli impegni che Parmacotto Group – che prevede di raggiungere i 120 milioni di fatturato nel 2022 e una crescita del 15% nel 2023 – si propone di raggiungere all’interno dell’area dedicata al benessere a tavola, che insieme al benessere delle comunità e al benessere dell’ambiente rappresenta uno dei tre pilastri di #FeelinGood, il percorso che il Gruppo ha dedicato alla sostenibilità. Avviato anche attraverso il lancio della piattaforma web fatta di voci, storie e progetti (www.parmacottogroup.com).
«Impegno, eccellenza, tradizione e innovazione sono i principali valori che ci guidano – ha detto Andrea Schivazappa, ad di Parmacotto Group durante la presentazione dell’iniziativa a Milano –. Vogliamo contribuire al benessere dei nostri consumatori, per questo lavoriamo ogni giorno per offrire qualità attraverso prodotti sicuri e nutrizionalmente equilibrati. Parmacotto Group lavora per offrire prodotti che sappiano far convivere gusto e salute, riducendo nello stesso tempo l’impatto sull’ambiente. Per questo il nostro impegno per il benessere a tavola entro il 2025 si sviluppa attraverso progetti concreti, finalizzati a soddisfare richieste ispirate a modelli di comportamento sempre più sostenibili».
L’offerta comprende i salumi tradizionali per il banco taglio, gli affettati pronti al consumo per il segmento a libero servizio, gli snack per il consumo outdoor e i prodotti “healthy” per soddisfare la crescente attenzione alla salute. «Prodotti sicuri ed equilibrati, realizzati attraverso l’attenta selezione delle materie prime e l’adozione di tecnologie moderne nel processo – si legge in una nota –. Prodotti a ridotto contenuto di sale e di grassi, attenta selezione delle materie prime, lista di ingredienti trasparente, riduzione di nitriti e nitrati, upgrade di processi e tecnologie per massimizzare il rispetto delle materie prime selezionate».
«Quando parliamo di sostenibilità non parliamo solo di ambiente. Riguarda la qualità della vita delle persone in toto – ha aggiunto Schivazappa – nel rapporto che hanno con la tavola, all’interno delle comunità in cui operano, nell’ambiente in cui vivono. Fuori e dentro l’azienda. Ruota intorno all’impegno, alla responsabilità e al coinvolgimento attivo e concreto di persone, imprese, istituzioni. Tanto sui temi della salute e dell’equità, quanto su un utilizzo più equo delle risorse. Riuscire a mettere le persone al centro si concretizza per noi in una serie di progetti e iniziative che riguardano le comunità che ruotano intorno al Gruppo: sostegno ai giovani attraverso progetti educativi, supporto alle comunità attraverso attività culturali e di rinnovo sociale».
Tra le iniziative già avviate “Connessioni”, il progetto nato per rispondere alle crescenti difficoltà delle famiglie e al disagio giovanile causati dalla pandemia Covid-19, e quella con la Cooperativa La Paranza all’interno del Rione Sanità a Napoli.
Fonte: Il Sole 24 Ore