Sotheby’s si aggiudica la collezione degli ex coniugi Macklowe

Sotheby’s si aggiudica la collezione degli ex coniugi Macklowe

L’annuncio di Sotheby’s di un incontro livestream il 9 settembre per una comunicazione straordinaria ha fatto presagire qualcosa di molto importante. C’è chi ha immaginato qualche operazione straordinaria da parte dell’azionista Patrick Drahi. Niente di tutto ciò e delusione per coloro che si aspettavano un deal finanziario o un merger con qualche altro competitor.
La casa d’asta ha annunciato un’operazione tipica del suo core business, cioè che venderà la collezione d’arte stimata in 600 milioni di dollari. Ancora una volta sono i divorzi a tenere banco in asta. La dispersione del patrimonio artistico è del miliardario dell’edilizia di New York e proprietario di alcuni dei più prestigiosi grattacieli e dell’Apple Store sulla Fifth Avenue Harry Macklowe e della sua ex moglie Linda. I due sposati, poco più che ventenni nel 1959, hanno accumulato una significativa raccolta di opere del XX e XXI secolo, ma il divorzio e il mancato accordo sul valore della collezione ne decretano la dispersione. L’appuntamento rappresenta un momento molto importante per il mercato e un test per la fascia alta, poiché le vendite di singoli proprietari hanno subito un rallentamento durante la pandemia a causa della rarefazione degli appuntamenti di elevato valore e della volatilità delle quotazioni, ma in questi mesi alcune vendite di collezioni private hanno segnato interessanti risultati.

La seconda collezione dopo Rockefeller

La collezione degli ex coniugi Harry e Linda Macklowe era attesa da anni e rappresenta l’ammontare più elevato in asta dopo l’aggiudicazione da parte di Christie’s del patrimonio di David e Peggy Rockefeller che nel 2018 ha generato 835 milioni di dollari. La decisione del tribunale di vendere le opere della collezione ha scatenato una battaglia tra le case d’aste Sotheby’s, Christie’s e Phillips; il mercante d’arte nominato, Michael Findlay, ha ritardato la decisione l’anno scorso a causa della pandemia. Ora Sotheby’s si è aggiudicata la collezione, che include capolavori del XX secolo, con importanti opere di Alberto Giacometti, Andy Warhol, Gerhard Richter e Cy Twombly. Una vittoria a suon di garanzie che, secondo indiscrezioni, assicurerebbero agli ex coniugi Macklowe di ricevere il pagamento indipendentemente dal fatto che le opere siano aggiudicate o invendute. A favore della casa d’aste ha giocato un ruolo importante anche l’infrastruttura tecnologica.

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La vendita

La collezione Macklowe sarà offerta a New York in due vendite serali dedicate, il prossimo 15 novembre e nel maggio 2022. La prima delle due vendite presenterà 34 opere che insieme comprendono una straordinario panorama di arte del XX e XXI secolo, che va dagli anni ’40 ai lavori realizzati meno di un decennio fa.Tra le opere più costose «Le Nez» di Alberto Giacometti (opera concepita nel 1947; la versione in vendita è stata concepita nel 1949 e realizzata in bronzo nel 1964 circa, poco prima della sua scomparsa nel 1966). Secondo Sotheby’s l’opera potrebbe essere aggiudicata ad un valore compreso tra 60-80 milioni di dollari, ma ha attirato le stime più divergenti effettuate dagli esperti di Harry e Linda Macklowe, con valutazioni che oscillavano da 35 a 65 milioni di dollari, secondo i documenti del Tribunale.Tra gli altri capolavori in vendita, di Mark Rothko «No. 7» del 1951 con band orizzontali di rosa, giallo e arancione, dovrebbe raggiungere un prezzo compreso tra 60 e 80 milioni di dollari, secondo gli esperti di Sotheby’s. Il record d’asta dell’espressionista astratto è di 86,9 milioni di dollari. Non poteva mancare nella collezione un’opera di Cy Twombly, «Untitled», 2007 che parte da una stima compresa tra 40 e 60 milioni di dollari, il record d’asta dell’artista è di 70,5 milioni di dollari per un dipinto “lavagna” venduto nel 2015. Di Andy Warhol sarà venduta «Nine Marilyns», 1962, stima 40–60 milioni di dollari, rispetto alla stima di 50 milioni di dollari dichiarata dal Tribunale.

L’ex coppia e l’arte

L’arte ha rappresentato la parte del leone degli investimenti della coppia vissuta cinquant’anni insieme, secondo i documenti depositati in Tribunale. Delle 165 opere in loro possesso, 65 dovevano essere vendute, con un valore stimato da 625,6 a 788,7 milioni di dollari. Ognuna delle 65 opere è un capolavoro assoluto e insieme tracciano meticolosamente le più importanti conquiste storiche dell’arte degli ultimi 80 anni. Acquisita nel corso di mezzo secolo, la collezione riflette decenni di ricerca ma a causa di un acrimonioso divorzio la dismissione è stata sollecitata dal giudice che ha nominato un terzo amministratore e ha ordinato alla coppia ottuagenaria di vendere i 65 pezzi più preziosi e dividere il ricavato.

Fonte: Il Sole 24 Ore