Sotto l’ombra del rettile marino
Alla notevole sequenza di produzioni di alto livello sfornate da Apple Tv+ in questa stagione televisiva – Scissione, Pachinko e Slow horses sono tra le cose migliori dell’anno finora, più la divertente The afterparty e le ottime prosecuzioni di Servant e Dickinson – si aggiunge ora anche Il serpente dell’Essex, period drama ambientato sul finire dell’800, adattamento dell’omonimo romanzo di Sarah Perry (uscito in Italia per Neri Pozza), nel cui cast si fronteggiano gli occhi blu di Claire Danes (Homeland) con quelli di Tom Huddleston (Loki).
Danes è Cora Seaborne, londinese, giovane vedova molto ricca, una donna che sta finalmente ricominciando a vivere senza l’ombra opprimente di un marito violento e possessivo. Spinta dalla sua passione per la paleontologia, Cora si trasferisce in un piccolo villaggio costiero dell’Essex, dove alcune persone sostengono di aver avvistato una gigantesca creatura acquatica serpentiforme, ritenuta responsabile della morte di una ragazza. Quello che per i paesani è una manifestazione del Maligno, per Cora potrebbe invece essere un plesiosauro miracolosamente sopravvissuto: «non sono mai sicura di quale sia la differenza tra pensare e credere», dice al sacerdote locale Will (Huddleston), che per quanto riguarda il serpente è più scettico di lei. Poco dopo, dalla costa, vedranno una nave galleggiare apparentemente nell’aria, effetto ottico noto come Fata Morgana.
Il serpente dell’Essex gioca su metafore tanto spudorate quanto difficili da fissare: c’è sicuramente una contrapposizione tra l’entusiasmo positivista di fine secolo e il mistero incomprensibile della natura: mentre il chirurgo londinese Luke Garrett (Frank Dilane) porta a termine il primo intervento di chirurgia cardiaca, una creatura primitiva emerge minacciosa dal profondo delle acque. Ma tutto potrebbe essere letto anche con la chiave dell’eros: la forza della passione, l’armonia del sodalizio amicale, la sottomissione violenta del matrimonio patriarcale. In una storia i cui meccanismi non sempre funzionano a dovere, resta tuttavia impresso soprattutto il panorama della foce del fiume Blackwater, le paludi salmastre che sembrano sempre irradiate da una surreale luce blu, inquietante e affascinante allo stesso tempo.
Il serpente dell’Essex
Anna Symon
Apple Tv+
Fonte: Il Sole 24 Ore