Spese a volte troppo gravose, manca una politica sulla casa

Spese a volte troppo gravose, manca una politica sulla casa

Un assalto, quello al mercato degli affitti, inatteso e a tratti destabilizzante. Un picco del dopo Covid che ha creato una forte pressione sui canoni. La miccia spesso si riconduce alle locazioni brevi in netta ascesa, che negli anni hanno drenato buona parte dell’offerta di appartamenti in locazione al di fuori del perimetro classico dei contratti.

Oggi che i tassi stanno lentamente scendendo una parte di domanda si riaffaccia allacquisto della casa, ma intanto a non scendere sono i canoni lievitati e non sostenibili per alcune fasce della popolazione. I più colpiti sono gli studenti che devono spostarsi di città e così i giovani lavoratori, ma anche le giovani coppie che devono acquistare casa con le loro sole forze, tutte categorie per le quali non si è mai approntata una politica attenta e risolutiva. Basti pensare al numero di case vuote del Comune di Milano, dove la politica della casa è stata in passato “all’acqua di rose”.

Da Milano a Napoli

In un’analisi elaborata dall’Ufficio Studi, Tecnocasa ha confrontato alcuni indici legati al mondo degli affitti in tre delle maggiori città italiane, dove il problema è più acuto: Milano, Roma e Napoli. Le tre principali città italiane stanno sperimentando da diversi anni un mercato locativo in forte crescita. «Il primo semestre del 2024 a livello nazionale ha evidenziato i primi segnali di un rallentamento, dopo un 2023 in cui si era registrato uno degli aumenti dei canoni più elevati degli ultimi 20 anni», spiegano. Ma la musica non cambia: la domanda di abitazioni in affitto è sempre elevata, l’offerta rimane ridotta a causa degli affitti brevi ma anche dei timori dei proprietari – che hanno paura di imbattersi in inquilini morosi -, ma qualcosa inizia a cambiare.

I primi sei mesi del 2024 hanno visto una crescita più contenuta dei canoni di locazione a Milano dove gli affitti hanno raggiunto livelli tali da renderla la città più costosa d’Italia. Nel capoluogo lombardo il 2024 ha visto un ritorno sul segmento residenziale di chi ha provato a sperimentare gli short rent ma si è scontrato con zone già piene di annunci e difficoltà di gestione dell’attività. E qualcuno dice anche una domanda in calo per soggiorni brevi. Così lamentano diversi proprietari che hanno visto calare drasticamente l’occupancy delle proprie abitazioni immesse nel circuito delle locazioni brevi. A questo si è aggiunto un maggior appeal dei contratti a canone concordato i cui valori sono stati rivisti al rialzo dal Comune.

E nelle altre città? A Roma la carenza di immobili in affitto è dovuta proprio alla scelta di molti proprietari di optare per gli affitti brevi per il Giubileo, evento che ha guidato negli ultimi semestri anche gli acquisti di case da mettere a reddito.

Fonte: Il Sole 24 Ore