Sport, arte e inserimento lavorativo: l’antidoto alla fragilità

Sport, arte e inserimento lavorativo: l’antidoto alla fragilità

L’occasione per fare il punto sul ruolo di cerniera del Terzo settore fra pubblico e privato e sui risultati raggiunti in oltre 20 anni di attività è la presentazione dei nuovi progetti sociali e delle linee guida 2024-2025 di Fondazione Allianz Umana Mente, presso l’Auditorium della Torre Allianz. Dalla sua nascita nel 2001, la Fondazione ha consentito di sostenere in tutta Italia più di 72mila persone in differenti situazioni di bisogno, stanziando oltre 40 milioni in favore di oltre 300 progetti.

«Con l’operato della nostra Fondazione puntiamo a rispondere alle necessità delle persone più fragili, in particolare i giovani in condizioni di disagio e le persone con disabilità così da favorirne l’inclusione sociale», racconta Maurizio Devescovi, presidente della Fondazione Allianz Umana Mente e direttore generale di Allianz Spa. «Vogliamo offrire una prospettiva di vita positiva a chi è più in difficoltà e valorizzare le abilità di ognuno, per garantire loro un futuro migliore. Sono questi i valori che negli anni hanno guidato l’impegno filantropico della Fondazione».

Gli ambiti d’intervento

Le linee guida strategiche delle attività, seguite dalla Fondazione negli anni passati e confermate per il 2024-2025, si focalizzano su quattro ambiti di intervento:

  • Arte, cultura e sensibilizzazione;
  • Sport inclusivo;
  • Aiuti mirati, tempo libero per tutti e volontariato;
  • Inserimento lavorativo.

Arte, cultura, sensibilizzazione

L’arte come mezzo di espressione capace di testimoniare il valore della diversità con lo scopo di educare, istruire, sensibilizzare e creare relazioni empatiche. In questo filone, si inserisce il nuovo progetto Casa Teatro Umana Mente, ideato e realizzato dalla Fondazione con il Teatro degli Incamminati e Officine Creative dell’Università di Pavia: una scuola laboratorio che offre a giovani con e senza disabilità un percorso professionalizzante biennale, intensivo e qualificato, finalizzato alla creazione di nuovi profili di attrici e attori. Giacomo Poretti del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo è il direttore artistico del percorso che coinvolge artisti e professionisti di livello nazionale e internazionale, consapevole dell’importanza di un palcoscenico più inclusivo che possa ispirare la vita di tante persone e contribuire alla rimozione di alcuni pregiudizi.

Dello stesso stampo è il sostegno al Festival Internazionale del Cinema Nuovo, il concorso internazionale di cortometraggi interpretati da persone con disabilità, giunto quest’anno alla 13esima edizione, capace di attivare un circolo virtuoso a favore di persone con disabilità che, grazie al cinema, possono emanciparsi e acquisire nuove competenze artistiche, divenendo attori professionisti.

Fonte: Il Sole 24 Ore