Sport, dal calcio al basket gli investimenti dei fondi continuano a crescere

Gli investimenti nello sport stanno aprendo nuovi spazi sia per i fondi di private equity sia di venture capital. L’ultima notizia, in ordine di tempo, è l’iniziativa di Morgan Stanley, che ha lanciato a fine ottobre un nuovo portafoglio d’investimento legato alle principali leghe sportive, Parametric Custom Core Sports League Strategy, destinato a clienti con ingenti patrimonio e appassionati di sport. La nuova iniziativa consentirà di investire in un indice selezionato di aziende con forti legami in termini di sponsorizzazioni, media e pubblicità con le principali leghe sportive, partendo da un investimento minimo di 250.000 dollari. Il portafoglio sarà composto da titoli azionari statunitensi a grande capitalizzazione, selezionando tra 250 e 400 titoli di società visibili a bordo campo, nei ticker o tra gli inserzionisti dei principali eventi sportivi, replicando le caratteristiche di rischio dell’indice S&P 500.

Prima fu il calcio

Il calcio europeo ha aperto il mondo dello sport agli investimenti di private equity nel 2006, quando il Paris-Germain è stato acquistato da tre fondi statunitensi nel primo accordo sportivo del suo genere. Da allora le operazioni di questo tipo nello sport europeo più popolare si sono moltiplicate: oggi più di un terzo, vale a dire 33 su 96, dei club di calcio europei nei cinque maggiori campionati contano nel loro azionariato fondi di private equity, venture capital, fondi sovrani o società di private debt.

Solo nel corso del 2023 i fondi hanno investito 4,9 miliardi di euro nei cinque maggiori campionati di calcio europei, rispetto a soli 66,7 milioni di euro nel 2018. Così fanno capo ai fondi partecipazioni nel 41,7% dei club nella stagione 2024-2025, rispetto al 36,7% di due stagioni fa. Le istituzioni calcistiche stanno cercando di elaborare regole sulla proprietà dei fondi, ma arrivano in ritardo rispetto ad altre federazioni come ad esempio la Nfl statunitense.

Gli sport “minori”

Se è indubbio che al primo posto negli investimenti sportivi resta il calcio, anche per i fondi chiusi americani, è pur vero che gli sport definiti “minori” stanno iniziando a beneficiare del trend in crescita del comparto. Così negli ultimi anni sport meno noti come il padel e la pallavolo hanno iniziato ad attirare l’interesse degli investitori.

Gli sport di nicchia si caratterizzano per basi di fan appassionate, anche se numericamente inferiori a quelle del calcio almeno in Europa, e un potenziale di crescita futuro interessante. Lo sport, d’altra parte, si trova secondo gli analisti all’incrocio tra due vettori interessanti per gli investitori: eventi dal vivo e proprietà intellettuale.

Fonte: Il Sole 24 Ore