Stadio Roma, incontro Friedkin-Gualtieri: investimento sale a quasi 1 miliardo

In questo caso il mezzo – l’arrivo di Ryan Friedkin in Campidoglio – è davvero il messaggio: il segnale forte del commitment della proprietà al progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata e al futuro del club. Stamattina il vice presidente dell’As Roma e l’amministratrice delegata Lina Souloukou hanno incontrato il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore allo Sport Alessandro Onorato e svelato il rendering dell’arena.

Un passaggio simbolico, anche per rassicurare gli scettici. Al vertice sono stati affrontati i nodi cruciali, tra cui lo stato di avanzamento dei lavori, il supporto richiesto al Comune per l’accesso alle aree necessarie e la definizione del calendario degli eventi imminenti. Obiettivo: tracciare la strada, che però si preannuncia lunga e complicata.

Friedkin: «Siamo contenti e determinati»

«Siamo molto contenti e determinati a costruire un bellissimo stadio. Un messaggio ai tifosi? Forza Roma», ha detto Friedkin al termine dell’incontro. Che, aveva sottolineato il club poche ore prima, «segna un passo significativo nella realizzazione di un impianto che non solo sarà il più innovativo e visionario d’Europa, ma rappresenterà anche un simbolo del nostro impegno verso la squadra, i tifosi e la città, anche in vista dell’importante anniversario nel 2027».

Gualtieri: «Stadio top, investimento salito molto»

«Siamo contenti, è un bellissimo progetto, c’è stata la scelta di lavorare per una qualità più alta e l’investimento è salito molto», ha commentato Gualtieri. Rispetto ai circa 600 milioni inizialmente preventivati (528,39 milioni investimenti di cui 360,32 per opere e sicurezza, 128 per somme a disposizione e 40 di oneri concessori) la scommessa dei Friedkin sale a circa un miliardo. «Si propone come uno stadio di categoria top, sarà uno dei più belli al mondo», ha aggiunto Gualtieri: «Ha alcune caratteristiche che faranno felici gli appassionati sportivi, a partire dalla più grande curva Sud esistente sia nei numeri sia per una inclinazione a catino che ci ha colpito molto». Per il sindaco, si tratta di un progetto unico, pensato «integrato con le caratteristiche monumentali di Roma, la sua eredità, la sua storia», ispirato alla sostenibilità e «collegato a una riqualificazione dell’area con aree verdi importanti». Successivi tavoli tecnici approfondiranno tutti gli aspetti ed è stato concordato «un calendario di lavoro».

A gennaio il disco verde della Giunta con le raccomandazioni

Il tempo non è un fattore secondario. Risale a febbraio 2023 il via libera della Giunta alla delibera che riconosce l’opera di «pubblico interesse» e allo scorso gennaio il disco verde alla relazione sugli esiti del dibattito pubblico presentata da Nomisma, con cui sono state formalizzate le richieste e le raccomandazioni relative al progetto preliminare presentato dalla As Roma. Raccomandazioni su aspetti tecnico-amministrativi, procedurali e gestionali; questioni ambientali (impatto visivo, microclima locale, consumo di suolo, habitat naturale e valore ecosistemico, impatti acustici, criticità energetiche, inquinamento luminoso, isole di calore, polveri sottili e smaltimento rifiuti), mobilità e accessibilità (con una specifica attenzione che dovrà essere rivolta alla mobilità ciclabile e pedonale, alla connessione con i quartieri limitrofi, con particolare riferimento a via dei Monti Tiburtini) e caratteristiche del progetto. Era l’ultimo passaggio formale, insieme alle autorizzazioni per l’avvio dei sondaggi sulle aree di Pietralata, in attesa di quello cruciale: la consegna del progetto definitivo corredato da un piano economico-finanziario asseverato che dovrà essere approvato dall’assemblea capitolina, a cui spetterà anche l’indicazione del rappresentante del sindaco alla conferenza dei servizi che sarà aperta dalla Regione Lazio.

Fonte: Il Sole 24 Ore